DECRETO SALVINI SU SICUREZZA E IMMIGRAZIONE APPROVATO DAL CDM

Approvato dal Consiglio del Ministri il decreto Salvini in materia di sicurezza e immigrazione. In conferenza stampa Matteo Salvini, a Palazzo Chigi, descrivendo il Dl sicurezza e immigrazione. “Se sei condannato in via definitiva è di buon senso togliere la cittadinanza”, come lo è per chi è stato condannato per reati di terrorismo”. Per i richiedenti asilo, in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado, si avvierà lo stop alla domanda. Il premier Giuseppe Conte ha precisato che non mancherà il passaggio anche all’autorità giudiziaria”. Il provvedimento è stato avallato “all’unanimità” e corregge la normativa in materia dell’accoglienza dei profughi abolendo il permesso umanitario. Immette così nuove misure sulla cittadinanza e la permanenza nei centri di prima accoglienza. Irrigidisce le leggi antiterrorismo allargando il Daspo sportivo anche ai sospetti terroristi. Revoca la cittadinanza in caso di condanna definitiva per terrorismo e concede maggiori poteri ai Comuni. Non fa menzione sulla situazione dei Rom ma, Salvini ha comunque affermato che l’obiettivo di questo Governo è chiudere tutti i campi Rom in Italia entro i cinque anni della durata del Governo.Ha poi commentato un fatto di cronaca: “Due rom di 16 e 14 anni rubano una macchina a Frascati (in provincia di Roma), poi scappano inseguiti dalla polizia, investono una donna e si scontrano con la volante. Sono minorenni che si comportano da criminali incalliti, ma per qualcuno voler chiudere i campi rom e interessarsi ai ragazzini che ci vivono, tipo:vanno a scuola? Con chi abitano? In quali condizioni? “è discriminazione”. Un pensiero e un abbraccio vanno alla signora e un grazie alla Polizia di Stato”, ha dichiarato il ministro dell’Interno. Salvini ha incalzato sulle sue posizioni dicendo: “Qualcuno sostiene che non dovrei dirlo, invece io lo dico: i due delinquenti, minorenni, vengono da un campo rom, luogo di illegalità e degrado che allevano criminali e che nell’Italia che ho in mente non dovrebbe esistere”. Per ciò che concerne il sistema Sprar, è stato ridimensionato. Il ministro dell’Interno ha precisato che continuerà ad esistere, ma limitatamente alla protezione internazionale e anche per i minori non accompagnati. Sarà maggiormente attenzionato e curato il sistema che per Salvini “oggi è lasciato all’indeterminatezza”. Ha inoltre aggiunto “Da quando sono ministro abbiamo ridotto di circa 20 mila unità le presenze in tutti questi tipi di strutture. Coloro che sono nel giusto come amministratori locali e come i profughi non hanno nulla a che temere da questo provvedimento”. Nei giorni scorsi si erano sollevate da parte del Colle e nei gruppi parlamentari del M5s, polemiche e molti dubbi di incostituzionalità sui contenuti del decreto migranti. Sulla norma erano in corso da giorni tra Cinque Stelle e Salvini lunghi e complicati confronti sottotraccia.I Pentastellati avevano invitato l’alleato di Governo a non portare in consiglio dei ministri un testo che contiene una serie di norme considerate di dubbia costituzionalità. Oggi, il premier Giuseppe Conte, pronunciandosi sul Decreto Salvini ha ritenuto che il Dl risponda ad un quadro di assoluta garanzia per la tutela dei diritti fondamentali delle persone e delle convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce, e ai principi costituzionali. “Andiamo a operare un sistema del tutto nuovo di riordino e di revisione di una più efficace disciplina”. Salvini ha aggiunto: “Quando c’è un Decreto la cortesia istituzionale, prevede che si anticipino i contenuti e un testo. Cosa che è stata fatta anche in questo caso. C’è stata una interlocuzione. Non dico che Sergio Mattarella abbia approvato, non sarebbe rispettoso del galateo istituzionale. Il presidente della Repubblica avrà tutto l’agio di fare eventuali rilievi”. Un provvedimento del Governo che però non piace all’opposizione di centrosinistra. Il segretario del Partito Democratico Martina ha attaccato il Decreto: “Con il Decreto Salvini, ci saranno più insicurezza e più clandestinità. Meno diritti e meno doveri. Così il Paese rischia”. Anche il deputato Dem Emanuele Fiano ha espresso il suo dissenso: “La sospensione della richiesta d’asilo prima di una sentenza definitiva, produrrà sicure eccezioni di costituzionalità che, al di la dell’obiettivo che si vuole raggiungere, mettono a rischio il sistema della certezza ordinamentale a proposito dei diritti fondamentali. In questo Decreto c’è molta propaganda, ma non si vedono i benefici e le soluzioni tanto sbandierate dalla Lega e dal M5S nei mesi della campagna elettorale”. Giuseppe Civati fondatore di Possibile ha protestato sul ridimensionamento dello Sprar, anche la senatrice dem Monica Cirinnà ha espresso parere sfavorevole: “Lo Sprar che può essere definito il modello migliore di accoglienza, quello più partecipato, condiviso e rendicontato, sarà fortemente limitato a favore di una gestione verticistica, meno attenta all’integrazione e più alla detenzione. Salvini boccia l’accoglienza fatta bene per continuare a speculare sulla ‘clandestinità’ che la Lega ha creato fin dai tempi della Bossi-Fini”. La senatrice Cirinnà ha attaccato il Decreto definendo la stretta sulla concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari dei richiedenti asilo, una misura feroce e crudele. “Rendere difficile o negare accoglienza a chi fugge da una guerra o è vittima di persecuzione politica, religiosa o di genere nel suo Paese va contro ogni principio del diritto interno internazionale” inoltre ha aggiunto: “Così come allungare i tempi di permanenza da 90 a 180 giorni nei centri di accoglienza non farà altro che esasperare situazioni socialmente già complesse e certamente ne aumenterà di molto i costi”.La senatrice ha poi concluso: “il ministro dell’Interno Matteo Salvini, si troverà ad affrontare un dibattito aspro da parte dell’opposizione, proprio per il suo modo di affrontare le questioni in modo serio e per quella spasmodica voglia di proseguire la campagna elettorale creando nuove paure e nuovi problemi”.