E’ IL GOVERNO DEGLI SFRATTI CONTRO LA POVERA GENTE

Villa Gordiani, periferia est di Roma. Proprio in queste ore la Polizia municipale sta sgomberando una casa popolare occupata da una pensionata. Un’anziana signora che ha sempre pagato affitto ed utenze, ma non è mai riuscita a sanare la sua posizione. Adesso, con una pensione di 500 euro mensili, rischia di finire in mezzo alla strada. Non avendo altro posto in cui andare si è chiusa in casa, si è cosparsa di benzina e minaccia di buttarsi dal terrazzo. Il vicinato che prova a sostenerla e ad impedire lo sfratto è stato allontanato con lo spray urticante. Ogni giorno ci sono sgomberi, sfratti, persone buttate in strada. Nessuno ne parla. Meglio parlare del taser, del crocifisso nelle scuole, della protezione umanitaria da togliere. Nel frattempo, tante persone diventano “abusive” perché con la crisi non riescono più a pagare l’affitto. Non è colpa loro, come non è colpa dei proprietari, che giustamente reclamano un affitto, ma lo Stato italiano se ne frega sonoramente. Anzi, peggiora la situazione. La risposta del comune di Roma e del governo italiano è “buttateli in strada”. Punto. Nessuna alternativa, nessun percorso sociale e di reinserimento al lavoro, nessuna soluzione. E questo continua ad avvenire nel silenzio e nella rassegnazione, mentre di rimando assistiamo alla rabbia, all’odio sociale e alla strafottenza di un Ministro degli Interni che manda circolari in giro per esasperare gli sfratti senza dare un’alternativa. Pagheranno sempre e soltanto gli ultimi, qualunque sia il colore della loro pelle. Perché in realtà stanno annientando i poveri, non la povertà. Prima gli italiani un cazzo.