ESCLUSIVA. IL SINDACO DI CERVETERI: “INFRANGEREI LE REGOLE PER IL BENE COMUNE”

ESCLUSIVA. IL SINDACO DI CERVETERI: “INFRANGEREI LE REGOLE PER IL BENE COMUNE”

Nell’ultima settimana ha riempito le pagine delle principali testate giornalistiche italiane insieme al collega al quale si allea: lui è Alessio Pascucci, classe 1982, sindaco di Cerveteri e coordinatore nazionale di Italia in Comune. Dopo l’arresto del collega di Riace Domenico Lucano, ora ai domiciliari accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti, Pascucci ne ha preso le difese. “(…) Ho deciso di autodenunciarmi per lo stesso reato: – ha dichiarato – se serve la disobbedienza civile di un sindaco per mettere in pratica la solidarietà e l’accoglienza ci dichiariamo tutti colpevoli e complici, e invito tutti i primi cittadini impegnati in difesa dei valori della Costituzione italiana a seguire questa strada. Fermo restando la nostra fiducia nei confronti della Magistratura, il sindaco di Riace ci sembra la vittima sacrificale sull’altare del salvinismo che vuole attaccare un modello di integrazione vincente, sperando di macchiarlo e rovinarne l’esempio che ha dato in questi anni in Italia e nel mondo”. Solidarietà per il collega dunque, che secondo Pascucci avrebbe creato un modello di integrazione da imitare. Abbiamo quindi sentito il sindaco di Cerveteri per fargli qualche domanda e cercare di capire meglio la sua posizione. Crede che il suo esempio di autodenuncia verrà seguito da altri suoi colleghi di altre città? Credo di sì, perché quello di avere delle norme così restrittive, che spesso ci impediscono di fare le cose che invece ci richiede di fare la nostra costituzione, è un problema che noi amministratori locali (e soprattutto noi sindaci) troviamo tutti i giorni. Ritiene che le accuse al sindaco Domenico Lucano siano false? Questo non sta a me giudicarlo, starà alla Magistratura. Certo so che la misura di detenzione preventiva in Italia è prevista soltanto nel caso in cui l’imputato possa fuggire, inquinare le prove, o reiterare il reato: mi sembra che in questo caso nessuna di queste tre situazioni siano possibili, quindi mi pare un po’ strano. Ma non sta a me stabilirlo, lo vedrà sicuramente la Magistratura. Cosa pensa dell’intercettazione dalla quale risulta che il sindaco stesse combinando un matrimonio “di comodo” tra una cittadina nigeriana e un italiano per permetterle di venire in Italia? Anche qui sarà la Magistratura a doverci raccontare che cosa è accaduto: le intercettazioni raccontano solo una parte della storia, non tutta. Le dico però una cosa che riguarda me, non Domenico Lucano: se io dovessi produrre un documento falso che può servire a salvare la vita a una persona, sarei pronto ad assumermi il rischio di farlo. Non mi sembra che da quello che è emerso dalle intercettazioni ci fosse un interesse economico, mi sembra che il sindaco volesse impedire che una ragazza nigeriana tornasse in patria, dove avrebbe corso dei rischi. Non voglio giustificare Lucano, ma mi sembra che le condizioni fossero legate alla volontà di tutelare la salute e la vita di questa persona, e non ad altro. Quindi lei sostanzialmente ritiene che in questo caso la “bontà” e la buona fede del sindaco Lucano vadano oltre il problema della burocrazia? Non vanno oltre: la Magistratura stabilirà se il sindaco Lucano ha fatto bene o male. Quando però noi sindaci infrangiamo delle norme, o cerchiamo di essere meno rigidi per cercare di garantire dei diritti ai nostri cittadini, ci assumiamo la responsabilità delle nostre azioni. Io proprio qualche giorno fa, infrangendo un regolamento del mio comune che mi avrebbe impedito di assegnare il servizio di scuolabus a un ragazzo diversamente abile, ho preferito fare una forzatura per garantire un diritto che secondo me è costituzionale. I cerveterani si sono mai lamentati della presenza di immigrati in città? La situazione è pacifica? A Cerveteri non c’è un grande numero di immigrati, ma solamente una grande comunità straniera che convive con noi, costituita da una parte di comunitari e una minima parte di extracomunitari. Abbiamo completato un piccolissimo progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, ndr) che non ha avuto alcun problema, e stiamo per avviarne uno nei prossimi mesi, ma niente di particolarmente impattante. Quindi posso affermare che i cittadini non si sono lamentati, ma non si sono sicuramente mai trovati nelle condizioni del comune di Riace. Cosa risponde a chi dice “Aiutiamo prima gli italiani”? Oppure “Aiutiamo gli immigrati a casa loro”? Aiutare gli immigrati a casa loro è una cosa infattibile, poiché non possiamo impedire che prendano i barconi. Ritengo che vadano stabilite delle politiche internazionali che riducano i flussi migratori: il problema non è che gli immigrati arrivano da noi, il problema è che muoiono in mare. Ma una volta che sono qui, è necessario mettere in atto delle politiche di accoglienza mentre si trova una soluzione alle immigrazioni (ammesso che la soluzione esista, perché l’uomo migra da sempre), cosa che questo governo non sta facendo. A “Prima gli italiani” rispondo con una cosa che dico sempre ai miei cittadini: noi siamo stati il primo comune a intervenire con la protezione civile dopo il terremoto di Amatrice. Secondo lei abbiamo fatto bene o la protezione civile di Cerveteri si doveva occupare solo dei cerveterani? Se si doveva occupare solo dei cerveterani abbiamo sbagliato. Se abbiamo fatto bene, i confini non finiscono ad Amatrice, quindi non finiscono neanche con i confini territoriali nazionali. Insomma, siamo tutti cittadini del mondo e bisogna aiutarsi l’un l’altro. Saviano dice “Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell’Italia da democrazia a stato autoritario.” Ora, dopo l’esulto su Twitter di Salvini, sembra che sia stato lui il “mandante” dell’arresto: ma l’ispezione, dalla quale emersero una serie di irregolarità nell’utilizzo dei finanziamenti del governo, venne disposta lo scorso anno. A seguito dei risultati si passò poi all’inchiesta. Crede ci sia la “mano” di Salvini in questa faccenda, oppure la giustizia sta semplicemente facendo il suo corso? Se io pensassi che il Ministro dell’interno abbia fatto delle pressioni o manipolato la Magistratura per ottenere questo risultato, domani mattina sarei sotto al Ministero con i cittadini e faremmo la rivoluzione. Quindi, siccome sono un uomo delle istituzioni, devo credere che queste abbiano fatto il proprio lavoro senza interferenze. Se venissero scoperte delle interferenze, trarremmo delle conclusioni. Ad oggi mi sembra un’ipotesi fantasiosa, basata sul niente. Posso dire che l’etica è una cosa diversa, e che credo sia molto grave che il ministro dell’interno faccia un tweet esultando per l’arresto di un sindaco eletto democraticamente dai cittadini, che peraltro non ha compiuto nessuno reato grave (come rubare soldi), come mi sembra che abbia fatto, per esempio, la Lega. Faccia un augurio a questo governo. Io non tifo mai contro la mia nazione: ho l’impressione che questi non sappiano dove mettere le mani, e che continuino a usare slogan e propaganda per nascondere il fatto che non sono capaci di governare, ma spero di sbagliarmi. Il mio augurio è che portino avanti delle cose buone per la nostra nazione, e se questo dovesse accadere sarei il primo a sostenerli perché tifo per loro. Purtroppo l’atteggiamento che hanno preso in queste prime settimane di governo ci fa pensare che non siano all’altezza del compito che è stato loro assegnato.