IL VOTO SOSPESO

IL VOTO SOSPESO

L’Aula del Senato, per alzata di mano, ha approvato la richiesta di sospensione avanzata dal relatore di maggioranza del decreto sicurezza, il leghista Borghesi.L’operazione consente, spostando di qualche ora il pericoloso confronto, di allentante le tensioni facendo comprendere i veri rischi alla fronda del M5S.La discussione riprenderà nella mattinata di martedì. La maggioranza aveva chiesto il rinvio per “consentire – come ha spiegato Borghesi – ulteriori approfondimenti sul testo”. I capigruppo del Pd Andrea Marcucci, del Misto Loredana De Petris e il senatore di Fi Lucio Malan hanno protestato, poiché considerano la richiesta della maggioranza niente altro che un diversivo per guadagnare tempo e porre la fiducia sul provvedimentoUna situazione che indica una forte criticità della maggioranza che potrebbe ricorrere al sostegno sul singolo provvedimento, dei cugini del partito della Meloni.Intanto per la “fronda” dopo le esternazioni di De Falco, parla Paola Nugnes spiega: “Non permettere un regolare dibattito dell’Aula, voler mettere insieme il giudizio su un provvedimento con un giudizio complessivo sul governo e sulle sue funzioni future non è il modo più opportuno di procedere. Alla fiducia – racconta all’Adnkronos – non posso in coscienza votare no, ho ancora molte aspettative in questo esecutivo soprattutto sulla legge di bilancio espansiva che si sta approntando. Ritengo che mi asterrò dal votare”.E l’astensione di fronte alla forzatura della fiducia potrebbe essere una soluzione possibile per i quattro o cinque ribelli del M5S.