LA LOTTA CONTRO LA POVERTÀ E QUELLA PER IL LAVORO

LA LOTTA CONTRO LA POVERTÀ E QUELLA PER IL LAVORO

Un confronto con gli operai disoccupati della TRW di Livorno che mi piacerebbe continuare.Trovo insopportabile che a proposito del reddito di cittadinanza (già di per sé un bluff semantico perché un reddito di tale natura esiste solo in Alaska), nessuno ricordi che in Italia esiste già un’ottima legge per la lotta contro la povertà che il governo Gentiloni aveva già finanziato per 3 miliardi e che ora occorre finanziarla con altri 5 miliardi per coprire tutti i cinque milioni di italiani che versano in condizioni di povertà assoluta.La legge è seria e non contiene nessuna di quelle scemenze offensive per i poveri e per l’intelligenza degli italiani che escono inopinatamente dalla bocca di Di Maio.Tipo: si dovranno comprare solo prodotti in negozi italiani o, peggio ancora, verrà stilata una lista di prodotti immorali che non si potranno acquistare.Ha ragione Chiara Saraceno. L’idea che questi governanti hanno dei poveri è quella antica e logora delle più retrive classi dominanti, come gente inaffidabile e tendenziosamente immorale.Così insultano e distribuiscono patenti di minorità alla parte più debole della popolazione.Ne parlavo ieri l’altro con un compagno operaio disoccupato di Livorno passato ai Cinque Stelle.Mi piacerebbe continuare a discutere con quel gruppo di operai della ex Trw che erano davanti alla Provincia. In effetti molti di loro chiedevano un lavoro, un lavoro e ancora un lavoro.Cari operai di Livorno, spero di rincontrarvi presto per continuare a confrontarmi con voi.