MANOVRA ECONOMICA. UN PREMIO A CHI EVADE LE TASSE

MANOVRA ECONOMICA. UN PREMIO A CHI EVADE LE TASSE

1.L’anno scorso avete dichiarato 100 mila euro di redditi meno del vero e di questi ne dovevate alla collettività 43 mila? Ne pagherete solo 20 mila. «Chiamatelo come volete», ha gentilmente detto ieri il presidente del Consiglio Conte a chi gli parlava di “condono”. Quindi, con permesso, io lo chiamo come si chiama: premio di 23 mila euro a chi ha evaso le tasse. Secondo diversi quotidiani (dal Giornale al Fatto) ha vinto la linea M5S perché i leghisti volevano che il tetto fosse di un milione, non di 100 mila euro. In pratica quindi è il primo condono firmato M5S. Ah, nel capitolo 11 del famoso Contratto si diceva testuale: «Esclusa ogni finalità condonistica». 2.Comunque l’accordo sulla manovra a cui si è arrivati ieri sera tardi contiene tanta altra roba, oggi i giornali ne sono pieni, compatibilmente con il loro orario di chiusura. Ci sono cose pessime (vedi sopra) e cose che se si facevano un po’ di anni fa forse non avremmo al potere Salvini (tipo pensioni a quota 100 o allargamento del Rei). Questo secondo me, ovviamente, poi ognuno scelga ciò che gli piace e non gli piace, come in una playlist. Perché è così, dopo la fine delle ideologie e anche di uno straccio di visione del mondo: la politica è playlist. 3.Sul taglio alle “pensioni d’oro” invece si è deciso di non decidere, perché Lega e M5S non hanno (ancora?) trovato l’accordo. Quindi è tutto rinviato al dibattito parlamentare. Qualcuno dice che si arriverà a un taglio del 20 per cento massimo sulla cifra eccedente i 4.500 netti; qualcun altro che verrà cambiato il meccanismo di adeguamento al costo della vita, per un taglio più graduale. Comunque per ora è patta, tra i due partiti di governo – o forse ha vinto la Lega proprio perché il tutto è rinviato, non è in decreto. 4.Per rilanciare il suo partito e la sinistra tutta, ieri Renzi è andato a Cannes con Briatore e il manager Lucio Presta a vendere il suo programma su Firenze alle televisioni mondiali. «Il est l’ancien premier ministre italien», si sgomitavano i fotografi sulla Croisette. Senatore, azionista di maggioranza del Pd, conferenziere a 20 mila euro a botta, venditore di show a Cannes: decisamente Renzi ha vinto la battaglia contro la disoccupazione. La sua. 5.Secondo Repubblica, per i comitati civici che lancerà questo week end alla Leopolda «Renzi sta guardando allo smottamento di Forza Italia, un bacino di voti piuttosto corposo (il 15 per cento, a marzo) che ormai si agita in ordine sparso». A coordinare questi comitati, dice sempre Rep, ci sarà Ivan Scalfarotto. Scalfarotto lo conosco da quando faceva parte del “popolo viola” ed era in prima fila al No B day. Ora va a caccia di forzisti per i comitati di Renzi. 6.Ostriche, luna park, shopping di articoli di pelletteria, perfino gratta e vinci: così sono stati spesi i soldi pubblici dal gruppo leghista capitanato dal viceministro Rixi, almeno secondo il pm. In tutto circa 700 mila euro (nostri). Ieri per il viceministro Rixi sono stati chiesti tre anni e 4 mesi. Non si registrano tuttavia da parte di Salvini tweet sulla “malagestione dei soldi pubblici” come quelli che aveva dedicato a Mimmo Lucano, che peraltro non ha rubato un euro. Silenzio glaciale anche da parte pentastellata. 7.Intanto Macron, come noto, vuole convincere l’Europa di essere l’alternativa a Salvini, ai sovranismi, ai nazionalismi, agli antieuropeisti. Allo scopo, ha mandato oltre il confine italiano una camionetta con dentro un paio di migranti e li ha scaricati lì. Grande prova di antisalvinismo e ed europeismo, non c’è che dire. 8.A proposito della bellezza dell’Europa unita e senza frontiere, ieri a Ventimiglia hanno fermato un rimorchio per cavalli. C’erano dentro 15 migranti fra cui un minore. Per andare da un Paese all’altro della Ue, se sei un immigrato devi accalcarti come una bestia nei camion delle bestie. 9.«Il primo avvocato nero: “Non difendo i migranti”». È il titolo del Giornale di Sallusti su un legale di origini africane che pratica nel Foro di Milano. Poi uno legge e il tizio dice: «Mi occupo di diritto amministrativo, malaffare negli ospedali e negli enti pubblici». L’idea che uno se è nero debba fare per forza l’avvocato degli immigrati è una gigantesca forma di razzismo di cui al Giornale manco si sono accorti. Razzismo dentro, chissà se inconscio. Comunque – con permesso – fa schifo.10.Ma riesce a far molto peggio La Verità di Belpietro con il titolo: «La Francia smaltisce da noi i clandestini». E in quel “smaltisce” c’è tutta la riduzione dell’uomo a rifiuto, a immondizia. Siamo a un passo (piccolo) prima delle camere a gas. E voi capite che dopo questo titolo non riesco a fare la consueta ironia sui giornali fasciotrash, perché qui non siamo più nemmeno al fasciotrash, siamo proprio al nazistronzo.