MANOVRA FISCALE: I 5STELLE IMPONGONO A TRIA LO SFORAMENTO AL 2,4%

È fissato per domani pomeriggio il vertice economico e già si presenta con un durissimo confronto tra la componente economica guidata dal ministro del Tesoro, Giovanni Tria, i tecnici e la parte politica intenzionata a portare avanti i punti del contratto di Governo. Tria è orientato a non sbilanciare il rapporto deficit/Pil oltre l’1,6% tenendo fede agli impegni europei, mentre il vicepremier Luigi Di Maio, ha già affermato in diverse occasioni che tale rapporto sarà sforato, aggiungendo che, a suo giudizio, il tetto del 2% non è da considerarsi tabu, proprio perchè l’intenzione del Governo è di mantenere le promesse fatte all’elettorato. Il premier Giuseppe Conte, da New York a margine dei lavori dell’assemblea Onu, ha rilasciato una dichiarazione nella quale, rispondendo alla domanda sul superamento del rapporto deficit/Pil fino ad oltre il 2%, ha tenuto a specificare che non farà numeri fino alla delibera, aggiungendo che, il Governo sta lavorando per realizzare le riforme strutturali e per liberare le risorse economiche necessarie. Di Maio, dai microfoni di “Circo Massimo” su Radio Capital, ha ribadito l’intenzione di mantenere quanto promesso, spiegando che per soddisfare le esigenze dei cittadini non si può solo tenere d’occhio i numeri e che il limite del ministero del Tesoro dell’1,6 sarà sforato.Il punto fermo dei 5Stelle è nel reddito di cittadinanza, potrà sembrare una manovra coraggiosa, ha aggiunto il ministro, ma deve essere ritenuta necessaria per avvantaggiare le fasce più deboli, spiegando che la copertura può arrivare, per esempio, dai tagli sugli sconti alle piattaforme petrolifere e alle banche.Ha poi ribadito l’intenzione del M5S di non votare una manovra senza tale provvedimento e parlando dei tecnici del Mef ha detto senza giri di parole che si fidano del ministro Tria, ma sono anche consapevoli che nel ministero ci sono persone messe lì da: “quelli di prima che ci remano contro”. Confermando che lo scontro resta aperto… Sui contenuti della Manovra Luigi Di Maio ha tenuto a precisare che gli altri elementi imprescindibili sono: le pensioni minime a 780 euro al mese, il superamento della Fornero e gli aiuti alle imprese con la flat tax.Sulla pace fiscale, Di Maio ha ribadito che non è un condono, aggiungendo che, se così fosse il Movimento non lo voterebbe, non ci sarà la soglia di un milione, perchè la considerano inaccettabile e si tratterà di un accordo tra l’agenzia delle Entrate e chi ha avuto difficoltà col fisco e vive una condizione di fragilità economica. Una riforma fiscale basata su accordi, ma chi evade, va in galera!