RECUPERO SERIE A: LA LANTERNA FA ANCORA BENE AL MILAN: 2-1 AL GENOA

RECUPERO SERIE A: LA LANTERNA FA ANCORA BENE AL MILAN: 2-1 AL GENOA

Con un gol in mezza rovesciata del suo capitano Romagnoli, al 91’ i rossoneri colgono altre tre punti e raggiungono la Lazio al quarto posto. In vantaggio già al 5’minuto, ancora con l’ottimo Suso, il Milan rallenta e provoca la reazione del Genoa che avrebbe meritato il pareggio già nel primo tempo. Pareggio che arriva all’inizio della ripresa per una sfortunata deviazione di Romagnoli, che devia in rete un tiro di Kouame’ senza ambizioni.Il Milan riacellera e crea almeno altre tre palle-gol sventate da un ottimo Radu, e nel finale Donnarumma evita il peggio con una grande parata su Lazovic, poi nel recupero, Radu, sbaglia uscita di pugno e il suo lento rinvio va sui piedi di Romagnoli che con una rovesciata-palonetto infila in rete, gol anche fortunato, ma alla fine meritato. Si era detto che la doppia sfida con le squadre della Lanterna, poteva o riaccendere la luce, o far piombare nel buio completo, e infatti con queste due vittorie, Gattuso conquista 6 punti, affianca la Lazio al quarto posto, e soprattutto ritrova fiducia ed entusiasmo. Il minuto 91, nella notte di Hallowen rappresenta il dolcetto per i milanisti e lo scherzetto per la squadra di Juric che dopo aver fermato la Juve allo Stadium aveva fatto la bocca a fermare anche il Milan. Invece, come si dice , la fortuna toglie ( Romagnoli aveva fatto veramente una deviazione sfortunata in occasione del pareggio ligure) e la fortuna rida’: l’uscita sbagliata di Radu, fino ad allora migliore in campo, premia proprio Romagnoli con il gol della vittoria, importantissima. Gattuso ha schierato per la prima volta il Milan a tre in difesa, con il sempre presente Romagnoli, Musacchio e Rodriguez, confermando Laxalt ad esterno sinistro, con un centrocampo a 4 ( Bakayoko sostituisce Bilia) e Chalanoglu dietro le due punte confermate Cutrone ( un po’ in ombra) ed Higuain. 5’ minuto il Milan sblocca il risultato: Suso fa sempre la solita cosa, parte da destra, converge, si accentra e fa partire un sinistro secco e angolato che termina in rete. Sembrerebbero i prodromi per una partita facile ed in discesa, invece il Milan stacca la spina, rallenta il ritmo e consente al Genoa di crescere e crederci, piano piano. Gioca meglio il Genoa, ma il capocannoniere del torneo, Piatek, sembra rimasto a Genoa,a Milano in campo sembra esserci il fratello gemello che non ne azzecca una. Nell’intervallo sicuramente Gattuso si è fatto sentire e il Milan torna in campo deciso a chiudere la gara: le occasioni ci sono anche, ma al minuto 11 arriva il “gollonzo” del Genoa: Bakayoko’ “scherza” in area e Qouame’ gli borseggia la palla, poi da una posizione impossibile prova un tiro, che sarebbe sicuramente innocuo, ma lo stinco di Romagnoli gli fa assumere una parabola beffarda, la palla si impenna e finisce la corsa alle spalle dell’incolpevole Dommarumma. Il Milan capisce che deve cambiare ritmo per vincerla, perché il Genoa riparte bene, Radu si supera però ancora su Suso, su Higuain, e i difensori lo aiutano a rimpallare sempre le conclusioni, nonostante il Milan giochi a ridosso dell’area di rigore.Nel finale l’asseddio aumenta ancora, entrano anche Abate e Castillejo sulle due fasce, le palle arrivano, ma questa sera Cutrone è meno rapace del solito. Per assurdo proprio all’89’ la palla del 1-2 la costruisce il Genoa, con Lazovic, che si incunea in area e di interno sinistro mira l’angolo più lontano: Donnarumma riscatta il derby e si allunga riuscendo a toccare e mettere in angolo. La legge, implacabile, del gol sbagliato e gol preso arriva beffarda al primo minuto di recupero e colpisce proprio uno dei migliori giocatori del Genoa: il portiere Radu, fino ad allora molto bravo: si avventura al limite dell’area per rinviare di pugno una palla alta, ma la colpisce male, Romagnoli si trova poco fuori dalla stessa area, prova una rovesciata che diventa vincente, e beffardamente termina in rete, fra la disperazione di Radu e di tutti i rossoblu’. Il Milan trova così 6 punti in 3 giorni, rimette a posto la classifica, in linea con le proprie aspettative, e Gattuso ora respira e può continuare a lavorare più sereno.