SERIE A: CLAMOROSO TONFO DELL’INTER, COLPO DEL PARMA, INTER-PARMA 0-1

Decide l’ex, e ancora di proprieta’interista Dimarco con un eurogol. Neroazzurri battuti, beffati e anche sfortunati, il Parma fa muro si difende per tutta la gara e coglie il bottino pieno grazie ad un grande gol del subentrato Di Marco, in prestito ai crociati, e di proprietà dell’Inter. Per assurdo l’Inter si potrà consolare, forse, finalmente, per aver trovato il terzino sinistro, Federico Dimarco, Nazionale Under 21, di proprietà nerazzurra, ma dovrà aspettare il prossimo anno, perché ora gioca con il Parma e decide la partita, entra nel secondo tempo al posto di Gobbi infortunato, compie due salvataggi miracolosi ( uno probabilmente con il gomito) ed evita due gol, e poi nell’unica incursione del secondo tempo trova un sinistro pazzesco, alla Roberto Carlos, colpisce di mezzo esterno e fa secco Handanovic. Sicuramente ci sono dei limiti evidenti, 4 punti in 4 gare e con questo calendario, sono numeri impietosi, la condizione atletica è ancora insufficiente, così come la manovra che risulta ancora lenta e farraginosa, però dobbiamo riconoscere alla squadra di Spalletti anche una buona dose di sfortuna. Almeno 20 tiri in porta, non meno di 5 tiri respinti alla disperata da difensori dentro l’area parmense, l’arbitro Manganiello che non concede due chiare punizioni dal limite, e nella ribattuta di Dimarco sulla linea dove poteva esserci un possibile-probabile rigore, con conseguente espulsione, non va nemmeno al controllo Var e decide di sua sponte, fidandosi della sua vista. Certo meglio non trovare troppi alibi, l’Inter è stata costruita per fare bene e meglio, e gli atteggiamenti di Sassuolo, e oggi di Icardi e Politano, non sono da grande squadra. I due entrano e sembrano oggetti avulsi al gioco, Icardi, il capitano non tocca palla nei primi 20 minuti, e non riesce a tirare in porta, Politano sbaglia l’ultimo angolo della disperazione e soprattutto, in occasione del gol di Dimarco, non lo rincorre con un atteggiamento di sufficienza tipo :” dove vuoi che vada?”. Ecco questi sono ancora i limiti assieme ad una manovra che non decolla, che appare sempre lenta e prevedibile e che senza gli strappi o i tiri di Nainggolan non è quasi mai lucida. Giusto dire, e dare, anche i meriti alla squadra di D’aversa che, indubbiamente ha capitalizzato, molto più dei suoi meriti, ma non si può negare che sia stata ordinata, attenta, concentrata e ha cercato con un grande Inglese e con Gervinho, anche di fare delle buone ripartenze, anche se, a parte una conclusione nel primo tempo e una alla fine, hanno prodotto ben poco. Il ciclo di ferro comincia male, e martedì l’esordio in Champions con il Tottenham, sconfitto in casa pure lui in Premier, non promette nulla di buono. Difficile capire se è Rizzoli che vuole questa applicazione del Var, o se sono i direttori di gara presuntuosi, certo che se Manganiello fosse andato a vederlo e avesse deciso per il “non mano” si sarebbe dovuto accettare il suo secondo giudizio, ma ritengo non giustificabile il fatto che decida così senza rivederlo, cercheremo di capire se in seguito la direttiva sarà questa o no, io mi auguro di no.