SONO CRITICO COL GOVERNO MA NON CON LA MANOVRA FINANZIARIA

SONO CRITICO COL GOVERNO MA NON CON LA MANOVRA FINANZIARIA

Io sono critico col governo soprattutto per due motivi, per i due motivi che hanno fatto vincere le elezioni il M5Stelle e la Lega: per il qualunquismo anti-politico (del M5Stelle) e per il razzismo anti-immigrati (della Lega). Non sono critico invece per la manovra finanziaria e per gli accenni di politica economica (tendenti a superare l’austerità e il liberismo e a ridare allo Stato un ruolo forte) e di politica estera (tendenti a stabilire buoni rapporti economici e politici con Russia e Cina, invece delle sanzioni e della guerra permanente).Quindi non sono per niente d’accordo con la critica che proviene dal Pd e da quegli ambienti, ma non mi convince neppure la critica cosiddetta “da sinistra”, che spara obbiettivi giustissimi e bellissimi, ma completamente fuori dalle possibilità reali. Già hanno scatenato l’inferno contro il modesto sforamento al 2,4% e contro il reddito di cittadinanza e soprattutto (anche se non si dice) perchè il governo sta intraprendendo rapporti buoni con Russia e Cina, figuriamoci cosa farebbero per obbiettivi socialisti o comunisti. Non reggeremmo una settimana, perchè ci metterebbero contro il 90% del popolo italiano, che è ampiamente permeato dalla ideologia del pensiero unico liberista (e questo è il punto debole, il tallone di Achille del governo). In Italia non c’è stata una rivoluzione che ha cambiato le coscienze della gente e le classi al potere, ma delle elezioni, sia pure con un risultato straordinario non voluto e non previsto dall’estabilisment dominante. La politica non è fatta solo dai desideri, ma anche dalla possibilità concreta (in ogni momento) di realizzarli.