TRA JOBS ACT, AUMENTI AGLI INSEGNANTI ED ECOSFERA
L’azienda per cui lavori ti licenzia a 60 anni perché hai il Parkinson.Ti rivolgi a un giudice, perché ancora c’era l’Art.18, che ti restituisce il tuo posto di lavoro.Non basta, perché a dir loro non c’è più bisogno di te e quindi insistono a lasciarti fuori dai cancelli, in attesa dell’appello.Oggi la storia di Franco Minutiello finisce bene e quei cancelli si riaprono, grazie all’impegno di tanti, fra cui il consigliere regionale di SI Marco Grimaldi.La lotta paga, i diritti servono e anche la politica, quando sta dalla parte giusta. Mi chiedo cosa possa pensare un insegnante a cui venga proposto dai pentaleghisti un aumento di stipendio di 75 cents al giorno.Lordi, ovviamente.D’altra parte il PD era stato capace di inventarsi il contratto con taglio incorporato dopo il primo anno.“Passiamo da un contratto vergognoso a uno scandaloso”, è il commento di un sindacalista.Vale anche per il Governo, quello di prima e quello di adesso. Il capitalismo distrugge l’ecosfera, determina fratture sociali e impoverisce ogni giorno una persona in più.Così capita che sia corretto aumentare le tasse sui carburanti, ma che non sia giusto farlo, perché in questo modo a pagare il conto della lotta ai cambiamenti climatici sono i più deboli, abbandonati in periferie dormitorio, senza uno straccio di servizi e di trasporto pubblico.Gente come Macron questa cosa non la capirà mai, mentre la capisce benissimo la destra, a cui non frega nulla dei cambiamenti climatici, nè dello stato delle periferie, ma ha gioco facile, se resta solo il prezzo della benzina.Noi invece una cosa la possiamo fare, che non interessa a Macron, nè alla destra: rendere possibile a tutti una vita di qualità senza un’auto.Facendo pagare ai ricchi il prezzo del cambiamento.Questa è la sinistra.
