UN CONVEGNO SUL RAZZISMO CONTRO LA DERIVA DEL NOSTRO TEMPO

Inizia la Conferenza alla quale partecipa anche don Massimo BiancalaniSi parla del razzismo al nostro tempo e sul ruolo della Chiesa, dei suoi pastori e del suo popoloUna tre giorni tutta dedicata a rafforzare il tema della vita e della dignità che percorre ed attraversa ogni uomo un incontro che si snoda in modo intenso anche sulle contraddizioni che la stessa Chiesa trova difficoltà a superare. Verso quei limiti che da molte parti si considera insuperabili e che invece fanno parte della “semplicità” della Parola evangelica. Nel suo intervento di apertura il card. Peter Turkson, prefetto del dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, ha ribadito che la Conferenza vuole interrogarsi “su come le società di accoglienza si interfacciano con i nuovi arrivati, sullo sguardo che portano sullo straniero”, per esaminare la tenuta morale e giuridica delle società di fronte ad un fenomeno come quello delle migrazioni che è sempre esistito nella storia dell’umanità”. Perchè siamo testimoni di “storie di uomini e donne, bambini e bambine che mettono a rischio le loro vite e quelle dei loro cari, alla ricerca di una vita migliore. Le vite di queste persone, le loro ferite e le loro speranze, interpellano le nostre coscienze e ci inducono a riflettere sullo sguardo che le società di accoglienza rivolgono sui nuovi arrivati”. Il porporato si è chiesto se davvero l’umanità in questi 70 anni dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo, “abbia saputo costruire società nelle quali la razza, il sesso, il colore, la lingua, la religione, l’opinione politica, l’origine nazionale o sociale, la ricchezza o la povertà non siano motivi sufficienti per giustificare l’indifferenza, l’emarginazione, l’odio, l’esclusione o lo scarto di un essere umano”.Non ci sono alternative dunque occorre rafforzare il valore della Parola e fare in modo che si trasformi in testimonianza viva