QUALCHE DOMANDA A DI MAIO SUL REDDITO DI CITTADINANZA

QUALCHE DOMANDA A DI MAIO SUL REDDITO DI CITTADINANZA

Tante domande a#DiMaiosul#redditodicittadinanza: “questi soldi si devono spendere presso gli esercizi commerciali italiani”.Il RdC deve dunque spingere su il Pil italiano. Ok, fin qua va bene. L’idea non è nuova, ci  aveva già provato Renzi, con gli 80 euro. Piu della metà di quei soldi fini nei risparmi, perché la gente mica è scema e spende subito ogni lira che tiene in mano, ma li mette da parte, per sopravvivere nei tempi duri – però questo è un ragionamento da “studiosi”, che magari hanno letto dei “dati” (parola orribile, sarà abolita a breve, insieme alla povertà, s’intende) che naturalmente non vale per gli stipendiati dello Stato, 18mila cuccuzzi al mese anche senza far niente, come al Parlamento Europeo, per aver più tempo per sbraitarci contro. Ora la domanda del povero (vero): Ma posso spenderli, coll’uso della carta annonaria demaiana, anche da @Auchan o#Lidl? Si potrà comperare eventualmente latte bavarese o burro danese?2. Domanda (quella che non si fa mai) sul #redditodicittadinanza: E’ ancora lecito, con la tessera annonaria #DiMaio, comperare una scatola di pomodori, essendo il pomodoro una pianta del Peru’? O si può comperarla dopo alcuni decenni di residenza italianizzante? Quanti anni? Attendiamo delucidazioni urgenti. Per ottenere il RdC la persona (ora include anche gli stranieri!) deve esser residente in Italia da almeno 10 anni, dicono. Ma le piante straniere? Dopo quanti anni si devono ritenere “nazionalizzati”?E questo vale anche batteri esogeni, come la Xylella? Scusate, dimenticavo. La Xylella non esiste, come ha stabilito il sacro Blogghe.Scusate ancora. Me ne ero dimenticato. Succede, troppo salsa al pomodoro nella amatriciana. Mancavano le cipolle, I suppose….