ANCORA SU RADIO RADICALE

Ieri, interrogato sulla chiusura di Radio Radicale, in occasione della sua missione europea, Luigi Di Maio ha risposto così (vado a memoria, ma non mi pare di aver capito male il concetto di base): “Siamo già stati chiari. Noi vogliamo pian piano eliminare i contributi a specifiche testate, che devono imparare a stare sul mercato. Circa l’ultima domanda [Radio Radicale] ripeto che si tratta di aprire al mercato, anche nel campo dei network radiofonici, e non solo per la carta stampata. Togliere soldi a alcune testate, in modo che anche gli altri che non hanno mai avuto questi soldi possano competere”. Come praticamente sempre, Di Maio mistifica. O ignora i termini della questione? Ma un vicepresidente del consiglio NON PUÒ ignorare.Radio Radicale fornisce un SERVIZIO PUBBLICO, assegnato in base a una gara svolta una sola volta, e poi perpetuato mediante rinnovo di una convenzione stipulata tra presidenza del consiglio e editore della testata. Radio Radicale HA CHIESTO E CHIEDE da anni che la gara venga riproposta.Nessuna struttura è al momento in grado di erogare tale tipo di servizio pubblico perché si tratta appunto di un servizio che non può essere erogato da una struttura editoriale “commerciale”.Il “mercato” di cui parla, a sproposito, Luigi Di Maio, si chiama DEMOCRAZIA. La possibilità di conoscere e poter consultare mediante un archivio ragionato che non ha eguali al mondio, tutto ciò che accade in Parlamento (compreso il lavoro delle commissioni), le sedute del Csm, della Corte Costituzionale, migliaia di presentazioni di libri, di eventi culturali, i congressi di TUTTI i partiti, le udienze di tutti i più importanti processi, non è “mercato”: è esercizio della democrazia. È la trasparenza di cui i 5S parlano da anni. O dobbiamo supporre che parlano senza sapere di cosa parlano? Questa è la mail di Vito Crimi (a capo del Dipartimento Editoria della presidenza del consiglio):vitoclaudio.crimi@senato.it Questa è la mail di Luigi Di Maio:dimaio_luigi@camera.itDi Maio è contattabile anche su Facebook, Instagram e Twitter, oltre che sul sitowww.luigidimaio.it/contatti/ Scriviamo a Vito Crimi e Luigi Di Maio che la loro decisione su Radio Radicale è un colpo inferto alla democrazia, ed è la negazione di quella trasparenza che il LORO movimento predica dalla nascita.Devono semplicemente essere fedeli a sé stessi, e a quanto dicono da anni.