DAI PADRONI DEL NUOVO AEREOPORTO DI FIRENZE LE OFFESE AGLI ABITANTI DELLA PIANA CHE CHIEDONO IL RISPETTO DELLA SALUTE, DELLA NATURA

DAI PADRONI DEL NUOVO AEREOPORTO DI FIRENZE LE OFFESE AGLI ABITANTI DELLA PIANA CHE CHIEDONO IL RISPETTO DELLA SALUTE, DELLA NATURA

A poche ore dalla grande manifestazione a favore del rispetto della salute e della natura nella Piana ecco arriva un gravissimo attacco alla Piana da parte di quanti stanno manovrando a favore della costruzione del nuovo aeroporto di Firenze. Un attacco concretizzato dal prendere di mira la seconda città della regione che ha deciso di schierarsi, con il suo sindaco in prima fila, contro l’impatto devastante della grande infrastruttura. “Mi chiedo quali altri obiettivi può avere, ad esempio, il sindaco di Prato a partecipare” al presidio contro l’ampliamento dello scalo di Firenze, “quando l’aeroporto non ha alcun impatto. Forse è preoccupato per le caverne dei pipistrelli che sono l’unico aspetto che la Via e la Conferenza dei servizi hanno identificato come problematica per il Comune di Prato”. Con queste parole si è espresso il vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti Roberto Naldi, a margine dell’evento di Dario Nardella organizzato mercoledì sera al Palacongressi di Firenze. Il commento è stato rilasciato ad una emittente televisiva in merito alla grande manifestazione ‘No Aeroporto, sì Parco’ prevista per sabato 30 marzo. Sarà un presidio contro la costruzione del nuovo scalo di Firenze. Naturalmente non ci sarà solo Prato a rappresentare la volontà popolare di contrastare un’opera che ormai viene considerata inutile, costosa e dannosa. La manifestazione vedrà partecipare associazioni e movimenti, comitati di cittadini e partiti politici è dunque anche sei sindaci della Piana che nei giorni scorsi hanno inviato una lettera di sostegno agli organizzatori. Ci saranno i giovani dell’Università di Firenze, che hanno deciso addirittura di dormire nel presidio pur di essere i primi a marciare nel nome di una Facoltà, quella di Fisica, quella del Polo Scientifico che vedrà irrimediabilmente bloccata ogni possibilità di sviluppo a causa di una pista che scorrerà a poche decine di metri dai laboratori. Ci saranno gli studenti di Friday for future che due venerdì addietro hanno invaso le piazze del mondo per un drammatico appello ai potenti perché intervengano subito per evitare l’autodistruzione del mondo a causa dell’inquinamento e dalle volontà di coprire ogni lembo di terra con colate di cemento. Anche per loro nessun rispetto ma un giudizio, beffardo, di assoluto disprezzo: “Mi auguro che sabato ci sia bel tempo, così si fanno una bella scampagnata”, ha aggiunto il manager di Toscana Aeroporti, Naldi. Di fronte ad una vera e propria offesa alla città, all’intelligenza dei cittadini di tutta la Piana, è arrivata la replica del sindaco di Prato, Biffoni. “Dispiace che dopo anni di discussioni sul progetto di ampliamento dell’aeroporto di Peretola ancora Roberto Naldi non abbia colto quale sia il problema” afferma il sindaco. “Dispiace perché in ogni sede ho ripetuto che siamo ben consci delle opportunità di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali, ma come sindaco prima di tutto mi voglio e mi devo far carico delle legittime preoccupazioni di quella parte di cittadini che ancora non ha avuto risposte circa le proprie ansie. Il nuovo aeroporto non avrà alcun impatto negativo sulla qualità della vita dei pratesi? Meglio, ma Naldi ce lo dimostri con risposte concrete alle osservazioni, e se ne è così sicuro e certo venga a dirlo a Prato, carte e dati alla mano. E’ proprio questo atteggiamento, quello di chi ride delle preoccupazioni dei cittadini invece di dare risposte serie, a portare alle manifestazioni, che sono legittime modalità di espressione dei cittadini. Come tutti sanno – prosegue Biffoni – ho sempre ritenuto il ricorso al Tar un’extrema ratio e avrei preferito di gran lunga stare sui tavoli del confronto, ma non ci è stato concesso. Ho sempre posto le preoccupazioni della città di Prato in modo rispettoso e lo stesso rispetto lo pretendo però per i miei concittadini. Sabato alla manifestazione Prato sarà rappresentata perché prima delle opportunità economiche vengono le preoccupazioni per il benessere dei cittadini” conclude il sindaco di Prato. A quanti scenderanno a fianco dei sindaci di Sesto Fiorentino, Campi, Prato, Calenzano, Carmignano e Poggio a Caiano preme ricordare che non è stato sposato un “no” a prescindere su tutto quello che è nuovo. Piace sottolineare che sarebbe bene portare avanti opere ed interventi che abbiano, insieme al significato della pubblica utilità, il valore della “bellezza” come punto essenziale di riferimento. Opere che pure sono state fatte e che sono in corso di essere progettate e realizzate. Ed è anche questo che genera malessere, dispiacere e rabbia e cioè sapere che ci sarebbero capacità e volontà ma che questi sentimenti vengono schiacciati dal supremo interesse personale al profitto economico e della porzione di potere. Nel nome di quel diritto, sbeffeggiato da Naldi, ad essere contrari e considerarsi a pieno diritto “parte lesa” nel nome di quella “bellezza” del territorio così tanto sbandierata e poco rispettata. E per “bellezza” è bene precisare per non ingenerare errori in chi legge, vale ogni lembo di territorio, della nostra Piana che pure ci e’ stato tramandato dalle generazioni passate. Anche quelli più marginali ma che oggi, con questo spirito, abbiamo il dovere di difendere dalla violenza di chi continua ad insistere che il progresso, la crescita impongono di continuare sula strada della costruzione indiscriminata di cose e manufatti che mancano di visione e di utilità. Che sono uno sfregio nei confronti alle generazioni future. Opere come il nuovo Aereoporto che concretamente vogliono distruggere il Parco della Piana, compromettere la stabilità idrogeologica con lo stravolgimento, ad esempio, del “percorso” del Fosso Reale, con l’aumento di ogni forma di inquinamento, con l’innalzare del rischio per gli incidenti a causa della vicinanza dell’autostrada, per la presenza degli uccelli, per quelle luci delle città di Firenze e Prato che potrebbero disturbare, con i pericoli rappresentati dai depositi dei carburanti nella zona o per le aziende chimiche presenti nell’area. Per quella gigantesca gettata di cemento che toglie ogni speranza alla natura. Per il rischio per passeggeri e cittadini causati dalle avversità meteorologiche che imporrebbero una bi-direzionalità negli atterraggi. Per i danni all’attività ed allo sviluppo del Polo Tecnologico dell’Università dei Firenze a pochi passi dalla nuova pista. Intanto si lavora in vista della mobilitazione. La manifestazione partirà dal Polo scientifico di Sesto Fiorentino, è organizzata da movimenti, comitati e associazioni per la tutela della Piana. “La piana non è la discarica di Firenze”, ha detto uno degli organizzatori, Sebastiano Campani di ‘No inceneritore e no aeroporto’, nel corso di una conferenza stampa sotto Palazzo Vecchio. “Vogliamo bloccare questa nuova pista – ha continuato – perché riteniamo” che quell’area “sia già inquinata. E’ necessario difendere il parco della Piana. Noi siamo per la riduzione dell’aeroporto di Firenze, non c’è più lo spazio fisico”. Parteciperanno alla manifestazione anche i Comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Poggio a Caiano, Carmignano e Prato. Il percorso prevede la partenza al polo scientifico di Sesto per poi “arrivare a piedi all’aeroporto” di Peretola. Ridurre Firenze significa dare più importanza a Pisa: “Esiste uno studio di Rfi – ha precisato Campani – secondo cui, con 50 milioni, si può creare una linea veloce Firenze-Pisa, che in 35 minuti collega” il capoluogo toscano “all’aeroporto di Pisa”. “Alla manifestazione prevediamo grande partecipazione – ha spiegato un altro degli organizzatori, Sandro Targetti -. Ci saranno tanti ragazzi, le nuove generazioni sono molto attente. A Firenze non c’è spazio per il nuovo aeroporto: la nostra è una lotta contro i cambiamenti climatici. Senza considerare che, con la nuova pista, anche il polo scientifico vedrà ridurre i campi delle attività, della ricerca”.