DE FALCO SALPERA’ ANCORA CON LA MARE IONIO: MISSIONE SALVARE

Tanta strada deve essere ancora fatta dal nostro paese per riscattare la civiltà violata, secondo il senatore Gregorio De Falco ex comandante presso la Capitaneria di Livorno. Tira, però, un sospiro di sollievo dinanzi alla nuova bozza del Decreto Sicurezza bis che sarebbe stato licenziato in queste ore dal Viminale. Dopo il blocco del testo originario al precedente Consiglio dei Ministri la Lega avrebbe lavorato alacremente a una versione più soft con l’intento di non trovare più ostacoli alla approvazione della bozza. Sarebbe stata mitigata la portata del decreto sicurezza bis nella nuova versione in circolazione per come limata dal Viminale per essere portata al nuovo Consiglio dei Ministri post europee. Il primo articolo, rubricato ‘Misure a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e in materia di immigrazione’, stabilirebbe la possibilità per il Viminale di intervenire sulle navi che transitano in acque territoriali italiane. Nella bozza verrebbe specificato che il ministero degli Interni “può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica ovvero quando si concretizzano le condizioni di cui all’articolo 19, comma 2, lettera g), limitatamente alle violazioni delle leggi di immigrazione vigenti, della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del Mare…”. Rispetto alla vecchia disposizione criticata, il Ministro potrebbe prendere questa decisione solo a seguito di concertazione con il Ministro della difesa, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, secondo le rispettive competenze, e previa informazione al Presidente del Consiglio dei ministri. Nell’art 2 vi sarebbe un ammorbidimento dell’art 6 bis, sparirebbe, infatti, ogni riferimento al soccorso dei migranti, ma sarebbero confermate le multe alle navi che non rispettano la normativa internazionale ( cfr. Fanpage . it). Il senatore, tuttavia, non riesce a farsi una ragione delle tante morti che hanno reso tomba il Mare Nostrum. Il Mediterraneo da culla di civiltà, da fonte inesauribile di cultura, di scambi, di accoglienze senza se e senza ma, si è trasformato in una gelatinosa palude di veti, di accuse reciproche fra i paesi che vi si affacciano, in una cupa coltre di indifferenza, insofferenza ed egoistica chiusura. Si è passati dall’operazione italiana Mare Nostrum, ritenuta costosa per un singolo stato dalla UE, all’ operazione Triton nell’ambito del più vasto tentativo denominato Frontex, di sicurezza e controllo delle frontiere nel mare Mediterraneo. Dal 1º febbraio 2018 l’operazione Themis ha sostituito la Triton. De Falco, critico nei confronti della politica dei Cinque Stelle dopo esserne stato espulso, ritenendo il Movimento troppo acquiescente a suo dire, al cinismo e ai diktat della lega, da tempo dichiara di voler risalire a bordo di una nave che ha come unico fine quello di salvare vite umane. Lo farà a bordo della Mare Ionio appena sarà emesso il provvedimento di dissequestro della stessa. Ritiene suo preciso compito aiutare chi, in mare, si trovi in difficoltà, perché laddove latita l’aiuto pubblico e istituzionale, chiunque può fare, a suo avviso, deve fare. Altrimenti è uno scendere a patti con la propria coscienza. “Mi imbarcherò non appena Mare Jonio sarà dissequestrata non per sfida ma perché si tratta di fare quel lavoro che attualmente le istituzioni non fanno. Non è una sfida, qualcuno lo deve fare“. (Cfr. Michelesantoro .it ) La Mare Ionio aveva a bordo trenta migranti quando per la politica codificata nello slogan dei “porti chiusi” le veniva impedito di attraccare a Lampedusa. Successivamente la Procura di Agrigento disponeva il sequestro preventivo della imbarcazione, consentendo così di fatto, lo sbarco dei migranti che erano a bordo. Il sequestro preventivo non veniva tuttavia, convalidato. Da sequestro preventivo si è passati ad un sequestro ” probatorio”. Trattasi di un provvedimento cautelare limitato al solo tempo dell’espletamento delle indagini. La nave dell’ong Mediterranea, infatti, presto sarà dissequestrata. Il Comandante De Falco avrebbe,quindi, dichiarato che metterà a disposizione le sue competenze per salvare vite umane appena la nave sarà in grado di riprendere il mare. A breve, probabilmente udremo ancora una volta la sua voce dire con tono perentorio:- Caz…salgo a bordo!-