LA DEMOCRAZIA “RAPPRESENTATA”

LA DEMOCRAZIA “RAPPRESENTATA”

Un tempo si parla di democrazia “rappresentativa” mentre oggi, al tempo delle nuove opportunità eccoci qua di raccontare di una democrazia che si fa “rappresentata”Una nuova democrazia, pure in affanno che cerca di trovare alibi verso scelte che mai si sarebbe avuto il coraggio, l’ardire di fare.Si perché quella che abbiamo assistito ieri è stata una vera rappresentazione teatrale di una democrazia che ben poco valeQuei cinquantamila voti espressi in chissà quale modo adesso forniscono la giustificazione ad una decisione politica già presa ma che una certa codardia ha preferito non evidenziareIl risultato lascia poi spazio ad altre vie d’uscita, a future interpretazioni.Dunque quella che si dice una base popolare ha detto no al processo per Matteo Salvini in relazione al caso Diciotti.Lo fa in modo improvvisato e poco convintoAccentuando ancora di più una distanza che si traduce in una misera partecipazione che ben fa capire l’intenzione di pilotare una scelta che i vertici non hanno avuto il coraggio di prendere. E Salvini ringrazia: “Manderò un sms a Luigi Di Maio – commenta da Sassari il vicepremier leghista – lo ringrazio per la correttezza. In democrazia – ha aggiunto – il popolo è sovrano. I Cinquestelle sono stati sempre duri, ma per altri tipi di reati: di solito i parlamentari venivano processati per truffa, corruzione. Questo era un atto politico per il bene degli italiani, ne ero convinto io ed anche la maggioranza dei loro elettori”.Si, è stata davvero una bella rappresentazione con inchino finale, peccato che questa non sia stata vera democraziaPeccato che anche in questa occasione si sia chinato il capo di fronte alla vergogna per quella nave della Marina Militare sotto sequestro per aver agito secondo una legge che appare “superata”