NIENTE USO DELLA LINGUA DEI SEGNI IN AULA ALLA CAMERA. NON C’E’ POSSIBILITA’ DI RESOCONTARE

Oggi quasi tutti i tg e i quotidiani nello loro rassegne di aggiornamento online, hanno dato spazio al gesto del Senatore Marcucci ( PD ) che nel corso della seduta ove veniva discussa la mozione di sfiducia a Toninelli si avvicinato ai banchi del Governo consegnandogli un resoconto delle opere bloccate . Nel farlo lo ha apostrofato “cretino”. Scene che non si vedono più nemmeno al mercato del pesce dove regna allegria e vita e credo anche rispetto reciproco, cosa che da tempo è venuto a mancare nella dialettica politica. Volevo condividere il video e mostrare a tutti quanto in basso sono caduti i rappresentanti dei cittadini. Tutti, nessuno escluso. Ho preferito, invece, dedicare l’attenzione alla Deputata di Fratelli d’ Italia, Augusta Montaruli. La Deputata Montaruli ha cominciato il suo intervento usando la lingua dei segni, tra l’imbarazzo generale compreso quello dell’ Onorevole Fabio Rampelli che interrompendola ha detto – “Mi dispiace, sono costretto a toglierle la parola perché non c’è possibilità di resocontare il suo intervento. O lei lo accompagna con le parole, quindi con la lingua dei segni lo accompagni con le parole…”Siamo nel 2019 e nelle aule di Camera e Senato non vi è modo di dar parola a chi parola non ha. La Deputata Montaruli ha quindi compiuto un gesto degno della parola “rappresentanza” replicando alla Presidenza che la ha interrotta – “Se quest’Aula avesse approvato la legge sulla lingua dei segni, se negli scorsi provvedimenti fossero stati approvati gli emendamenti sulla lingua dei segni, quest’Aula non sarebbe stata più sorda di me oggi (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia) e avrebbe compreso quello che avevo da dire. Quindi questa è lingua italiana e posso continuare il mio intervento in lingua italiana, anche se dei segni.”Il provvedimento in discussione era quello sul reddito di cittadinanza “un provvedimento – ha detto la deputata Montaruli – che manca di importanti sostegni alla disabilità. Questo ordine del giorno che noi oggi presentiamo, insieme alla collega Bellucci, vogliamo che venga approvato, per dare un aiuto, un aiuto vero, un aiuto concreto a tutti i disabili, compresi i sordi. Quindi, vi chiediamo di approvarlo e di cambiare il vostro responso in favorevole”. Mi torna in mente il giovane deputato dei 5S affetto da sclerosi multipla che vistosi respingere ogni emendamento presentato a tutela dei malati in questione ha preferito lasciare i pentastellati e passare dove, a suo modo di vedere le cose, è stata prestata attenzione al tema.Quanto accaduto oggi in aula alla Camera, faccia riflettere tutti sulla questione rappresentanza e attenzione ai temi di carattere sociale che passano in secondo piano, sopratutto ci dobbiamo chiedere come mai gli stenografi non sono in grado, oggi nel 2019, di resocontare chi usa la lingua dei segni. E’ un sintomo di negazione dei diritti di ogni cittadino di fare politica, di esser parte di una società che viaggia in comune senza esclusione di nessuno.