PALERMO: ATTENTATO AD UNA ATTIVISTA DI LIBERA

Ad un 21 Marzo, giornata della Memoria e dell’Impegno contro le Mafie, organizzata da Libera in decine di piazze in tutta Italia, dove ha trionfato la gioia e la determinazione, le organizzazioni malavitose rispondono colpendo, in queste ore, una delle militanti più conosciute ed impegnate, Chiara Natoli.La ragazza di Palermo è stata vittima di un atto intimidatorio, di un vero e proprio attentato, che ha distrutto la sua auto.Un fatto gravissimo che non accadeva da anni e che riporta indietro l’orologio del tempo a ricordi bui e fatti devastanti dei periodi stragisti.Chiara Natoli, la giovane attivista di Libera era stata anche intervistata da Rai 3, in occasione del 21 marzo celebrato nella manifestazione regionale a Palermo.Era stata lei insieme al altri componenti di Libera Sicilia ad aprire il corteo dichiarando:“Ricordare le vittime della mafia – aveva dichiarato – vuol dire impegnarsi concretamente per i diritti e la giustizia sociale”.Poco dopo più di un giorno dal 21 Marzo ecco questo attentato intimidatorio che ha distrutto la Nissan Pixo della giovane, avvenuto a pochi passi dalla caserma della Guardia di finanza che si trova nel popolare quartiere del Borgo Vecchio, di fronte al porto.“Una sfida per tutti noi – ripete don Luigi Ciotti, fondatore di Libera – ma noi siamo molti di più. Giovedì, c’erano quasi ventimila studenti nel centro di Palermo, mentre venivano letti i nomi delle 1.011 vittime della mafia”.Ed ancora: “Il 21 marzo a Palermo eravamo 20.000: una primavera di rinascita e impegno che ci ha unito in modo ancor più forte al resto d’Italia, nel nostro percorso quotidiano di contrasto alle mafie, insieme a tanti, nel nostro Paese. In attesa di indagini e verifiche per comprendere l’accaduto, se dovesse essere confermato che è un atto contro di noi, ribadiamo la nostra volontà di non arretrare e proseguire il percorso di impegno e cambiamento intrapreso”. “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a Chiara Natoli, militante appassionata di Libera, per l’attentato intimidatorio che ha subito la notte scorsa”, ha detto Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone. “Quelli che hanno incendiato la sua auto hanno ancora una volta dato dimostrazione di viltà. E’ finito il tempo in cui chi si batteva per la legalità e la democrazia rischiava di restare isolato. Ora sono i criminali a essere isolati dalla società civile, e vano si dimostrerà il loro tentativo di far credere che Palermo è ancora quella di un temp”.Solidarietà da tutti i coordinamenti di Libera presenti nel nostro Paese ed anche dalle istituzioni:“Contro Chiara e Libera un atto intimidatorio che io e tutto il M5S condanniamo con forza”, ha scritto in un tweet il vicepremier e ministro Luigi Di Maio. “Chiara non è sola, insieme a lei c’è lo Stato e i tantissimi cittadini onesti che non hanno paura di combattere le mafie. Un abbraccio Chiara, vai avanti così!”. “Un grave clima si registra a Palermo, dove è in atto un proprio e vero conflitto fra Stato e mafia”, ha aggiunto il sottosegretario di Stato all’Interno Luigi Gaetti. “A Palermo la mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano deprecabile e come tutti i fatti umani dello stesso tenore deve essere stroncato”.Solidarietà anche dal sindaco Leoluca Orlando secondo cui la manifestazione organizzata da Libera “è la conferma che la mafia è sempre più minoritaria nella società e nella cultura dei palermitani. Una condizione di marginalità sociale che spinge ad attaccare con violenza proprio coloro che, come Chiara, animano l’azione civile e culturale del movimento antimafia”Chiara Natoli, si mostra serena e determinata:“Da stamattina sono sommersa dalle manifestazioni di supporto e di affetto. Le indagini sono in corso e nutro massima fiducia nei confronti delle forze dell’ordine e della magistratura che si stanno adoperando per individuare i responsabili”.Chiara, malgrado la preoccupazione, si sente in dovere di ringraziare tutti quanti gli hanno attestato i sentimenti di vicinanza:“Ringrazio tutti di cuore, non sono riuscita a dare riscontro ai tanti messaggi, ma questo sostegno è per me la migliore risposta che possiamo dare. Ringrazio le istituzioni e in particolare la Prefetta di Palermo che sin dalle prime ore mi hanno fatto sentire personalmente la vicinanza dello Stato”.E poi ancora, sul suo impegno con Libera, contro le mafie:“Il mio attivismo è sempre stato un agire collettivo e per questo quelle fiamme non colpiscono me, ma tutta Libera Contro le Mafie, i tantissimi che il 21 Marzo sono stati con noi in piazza e tutto quel mondo fatto da tante associazioni e singoli che ogni giorno opera lontano dai riflettori e che oggi sta vivendo accanto a me queste ore complicate.Un noi, questo, che a Palermo e in Sicilia farà rifiorire una nuova primavera”.