REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100: IL DECRETONE E’ LEGGE

REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100: IL DECRETONE E’ LEGGE

Approvato in via definitiva al Senatocon 150 voti a favore, 107 contrari e 7 astenuti,il decretone è ora legge dello Stato.“E’ un giorno importante per l’Italia. Reddito e Quota 100 sono a tutti gli effetti una realtà”ha twittato il Presidente del Consiglio, presente in Aula al momento del voto. Con il Dl 4/2019 si concretizzano i due cavalli di battaglia del governo gialloverde,annunciate nella legge di bilancio 2019. Piena soddisfazione dall’uno e dall’altro schieramento per aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Anche se, nel lungo iter legislativo, entrambi i provvedimenti hanno subito modifiche e ridimensionamenti, introdotte al contempo alcune novità. Quota 100, che consentirà di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi, avrà una durata triennale,2019-2021, e differenti finestre d’uscita per i dipendenti pubblici (a partire dal 1° agosto), rispetto ai lavoratori privati che potranno richiedere l’uscita dal lavoro dal 1° aprile. Un posticipo necessario per gli statali per garantire una certa continuità dei servizi a cittadini e imprese e programmare il ricambio generazionale. In compenso il trattamento di fine servizio sarà immediato, per quotisti e non. Prorogata anche la cosiddetta “Opzione Donna”, ovvero il diritto, per le nate entro il 31 dicembre 1959 che abbiamo maturato un’anzianità contributiva pari o superiore ai 35 anni, al trattamento pensionistico anticipato ricalcolato col metodo contributivo. Del reddito di cittadinanza potranno beneficiarne oltre 1 milione e 400mila famiglie, queste le stime del ministero del Lavoro.Tra loro anche stranieripurché residenti in Italia da ameno 10 anni.Il reddito, al via da fine aprile, decorre dal mese successivoa quella della richiesta e parte da 780 euro per un nucleo di un solo componente fino a 1330 euro per una famiglia di tre adulti e due minorenni.Il diritto viene riconosciuto per 18 mesie può essere rinnovato dopo la sospensione di un mese. I requisiti richiesti:1) avere un reddito Isee inferiore a 9360 euro; 2) avere un patrimonio mobiliare non superiore a 6000 euro (accresciuto di 2000 per ogni componente della famiglia, fino ad un massimo di 10.000). Massimali, questi, che possono aumentare di 5000 euro per ogni figlio con disabilità. Esclusii carcerati, chi si è licenziato, chi possiede moto di grosse cilindrate, auto superiori a 1600 cc. acquistate sei mesi prima, navi e imbarcazioni da diporto. I beneficiari devono firmare il cosiddetto ‘patto per il lavoro’che consta nel fare formazione, ricerca attiva del lavoro, sostenere i colloqui e accettare almeno una di tre offerte di lavoro ‘congrue’. Queste le modalità: entro i primi sei mesi va accettata un’offerta entro i 100 Km dalla propria residenza, dopo il sesto mese scattano i 250 km, dopo un anno in territorio nazionale (se non si hanno minori o disabili a carico). Previsti sgravi fiscali per le imprese che assumonoa tempo pieno e indeterminato chi percepisce il reddito e non lo licenzia per due anni. Per le persone che hanno compiuto 67 anni è prevista l’erogazione della pensione di cittadinanza. Tra le novità,rafforzate le norme anti-furbettie una maggiore attenzione ai nuclei con familiari disabili; sul versante pensionisalta il limite dei 45 anni per fruire del riscatto agevolato della laurea;sale invece a 45mila il tettoentro il quale potrà essere chiesto dai dipendenti pubblicil’anticipo alle banche del TFS(trattamento di Fine Servizio, meglio nota come liquidazione). Altra novità la cosiddetta‘pace contributiva’:si potrà versare quanto dovuto in 120 rate mensile invece delle 60 previste inizialmente. Dal 6 marzo, giorno in cui si è dato il via alle iscrizioni sono arrivate per reddito e pensione di cittadinanza circa 600mila domande, per Quota 100 l’Inps ne ha contate circa 100mila