TAV, IL PRESSING PRIMA DELLE ELEZIONI UE

TAV, IL PRESSING PRIMA DELLE ELEZIONI UE

Il pressing sul Tav si è fatto pazzesco, non ha precedenti, sul governo premono Confindustria (quindi i media e i vari “istituti”), partiti (immaginate perché), Unione europea (si spinge a dire che ritirerà soldi mai versati, come se ai grillini dispiacesse, ne fossero disperati), adesso ci si è messa pure la Francia di Macron. Prima di quest’ultimo a Parigi non gliene importava nulla, c’era stato anche un periodo con Hollande in cui la Francia aveva classificato l’opera come secondaria e sembrava rinunciarvi. Come mai tanta pressione, volete sapere. Beh, Macron deve colpire i governo italiano, ma per gli altri si può immaginar che cosa temono: con la prossima tornata il Parlamento Europeo, quello dei “corridoi” inutili e costosi (lo dice la Corte dei Conti UE!!!), sarà diverso da oggi. Quei “corridoi” potrebbero anche passare sotto un altro vaglio, in specie se i Verdi saranno in maggioranza con i liberali per sostenere una Commisione targata Ppe-Pse.Sicuramente i commissari saranno diversi, non uno di quelli attuali sfuggirà al veto romano. Ma poi volete mettere la perdita di un business così rilevante? E tutti i soldi già distribuiti a destra e a manca, dai partiti ai superburocrati Ue?Adesso la Tav la vogliono anche a Milano, hanno visto il colore dei soldi: se n’era sempre infischiata dei destini della Torino-Lione, invece invitano pure Collomb, l’orbaniano sindaco di Lione amico di Macron. Bah, misteri della politica.Suggerirei ai 5 stelle di non mollare, sono a un passo dalla vittoria.