ZINGARETTI: NEL NUOVO PD VIA LE BRAME DI POTERE, VIA LA CULTURA DELL’ODIO

Nicola Zingaretti ha dunque le vinto le primarie del Pd. È lui nuovo segretario: “Viva la democrazia italiana”, ha detto visibilmente emozionato, nel suo primo discorso dopo i risultati.Alla vigilia la sua poteva essere una vittoria possibile, del tutto scontata ma la portata del sostegno lascia un segno positivo non solo nel Pd ma in tutto il mondo progressistaLa vittoria di Zingaretti pare la continuazione perfetta della giornata di sabato che aveva portato più di duecentocinquantamila persone a Milano in marcia nel nome dei valori umani.Il comitato del governatore del Lazio ha dichiarato poco dopo le 22: “Siamo al 67 per cento dei voti”. Insomma ben oltre la maggioranza assoluta necessaria per essere eletto segretario subito, senza bisogno di un ballottaggio in assemblea nazionale.Pare addirittura che si possa arrivare ad un milione di preferenze nei suoi confronti.Giachetti è stato il primo ad ammettere la sconfitta: “Zingaretti è il nuovo segretario”, ha twittato quando mancava un quarto d’ora alle 21.Subito dopo anche Martina si complimenta: “Buon lavoro, segretario”. E in conferenza stampa dice: “Lavoreremo fianco a fianco. Il Pd è in buone mani”. Insomma, per una sera, il trionfo dell’unità interna. “Io non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana” e “il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento”, ha detto Zingaretti nel suo primo commento. “Invito tutti gli italiani e le italiane: venite nel nostro partito. C’è bisogno di voi. Voltiamo pagina. Ognuno con dentro il cuore le proprie radici che non dobbiamo rinnegare. Venite con dentro il cuore le vostre radici raccontando con orgoglio le stagioni più belle della vostra storia: l’Ulivo di Prodi, la nascita del Pd, l’impegno di tutti i nostri governi che ci hanno salvati dalla bancarotta”, ha Nicola Zingaretti, “Io farò di tutto per essere all’altezza. E essere all’altezza vorrà dire sapere ascoltare e sapere decidere. Apriremo una nuova fase costituente per un nuovo Pd che dovrà avere dei segnali chiari per far contare di più le persone”, aggiunge. Il nuovo Pd “sarà pilastro e baricentro della nuova fase della democrazia italiana. Spalanchiamo tutto, perché l’Italia ha bisogno di un nuovo partito e questo partito per rifondarsi ha bisogno dell’Italia che c’è”. “Vogliamo ripartire mettendo ideee per offire un’altra strada rispetto alle politiche del governo gialloverde”, dice Zingaretti. “Ma basta con le brame da potere, l’agenda del nuovo Pd sarà fatta di parole semplici: scuola, scienza, infrastrutture, libertà per il genere umano. Non ha senso la politica se si distanza dalla condizione umana, per noi sicurezza vorrà dire periferie più sicure, rimettere al centro il vivere sicuri a partire da ciò che si è e che si sente. La cultura dell’odio non aiuta nessuno, la cultura dell’odio serve ai partiti che la propongono ma non serve agli italiani a vivere meglio”. “Dedico la vittoria a Greta Thunberg, la ragazza attivista svedese che lotta per la salvezza del pianeta. E a tutti i ragazzi e le ragazze italiane che il 15 marzo occuperanno le piazze italiane per un nuovo modello di sviluppo e per difendere il pianeta. Dedico questa vittoria ai 5 milioni di poveri che soffrono per le ingiustizie. Vogliamo essere vicini a chi si sente poveri ma anche i primi a lottare perché chi è povero non lo sia più grazie al suo lavoro”, ha detto Nicola Zingaretti parlando nel suo comitato elettorale.Gli sfidanti Giachetti e soprattutto Martina hanno voluto annunciare fin da subito di voler ricostruire insieme dalle macerie del passato, hanno annunciato di aver compreso fin da subito il senso delle Primarie.Adesso nessuno dubiterà del loro comportarsi da galantuomini ma poche sono le certezze che nei territori non avvengano a breve quei regolamenti di conti che si verificano in questi casi.Si temono poi le tensioni per quelle incongruenze che si sono verificate in molte federazioni dove i più abili, i più navigati, hanno in pratica già realizzato il salto sul carro di Zingaretti.Per questo il nuovo vertice del partito dovrà agire in fretta per mettere in piedi un Congresso che possa dare con urgenza quel vero nuovo volto intanto per la sfida assai difficile per le europee.È comunque indubbio che in queste Primarie il Pd ha ritrovato la forza dal suo popoloPer molti di quel milione e mezzo che hanno creduto nel confronto di queste Primarie si è trattato, come hanno dichiarato spesso nelle interviste, dell’ultima occasione offerta a questa formazione politica. Nessuno si è detto disponibile a tollerare le lacerazioni del passato, gli errori, l’aver abbandonato gli spazi ad altri che di democrazia sanno ben poco.Sono mancati i ventenni, come parso evidente a tutti ed anche questo sarà motivo di riflessione per il nuovo Segretario, ma in ogni caso la ripartenza è forte, decisa.È il tempo della soddisfazione per la politica e la democrazia italiana che in questo fine settimana vede finalmente sconfitta la voglia di populismo e indifferenze che pareva ormai dominante.È il tempo di far tirare un sospiro di sollievo a tutti i progressisti italiani ed anche a quanti non si riconoscono nel Partito Democratico e hanno preferito non tornare ad accostarsi ai seggi. Verrà il tempo anche per loro.Adesso si ritrovi la forza dei valori troppo a lungo accantonati, Zingaretti ha ricevuto l’investitura. Da domani comincia la sfida più difficile.