È MORTO ADRIANO OSSICINI, IL MEDICO CHE “SCOPRI” IL MORBO CHE SALVA GLI UOMINI DALLA BARBARIE

È morto quel medico che durante il regime nazifascita scoprì quel sentimento, quel vero e proprio ”morbo di umanità” che salva le esistenze delle persone. Ossicini, nato nel 1920, entrò da giovanissimo, mentre completava gli studi, come volontario in ospedale al Fatebenefratelli.In tanti ne hanno più volte ricordato il valore e l’impegno nel contrasto alla barbarie della dittatura.Negli anni dell’occupazione nazista si impegnò per proteggere e salvare decine di ebrei che si erano rifugiati nell’ospedale per sfuggire ai rastrellamenti nel Ghetto. Ossicini, all’epoca allievo del professor Giovanni Borromeo, il 16 ottobre 1943 accolse decine di scampati alla retata nazista in un reparto dell’ospedale. Il suo nome è associato anche all’invenzione di una finta malattia (“Morbo di K”, K come Kesselring e Kappler) che avrebbe salvato decine di perseguitati romani dalla deportazione nei campi di sterminio in quanto le Ss si tenevano alla larga da chi aveva come diagnosi quel male “contagiosissimo”.Ossicini ha raccontato delle cartelle falsificate e dell’impegno antifascista nell’ospedale in un libro e in diverse testimonianze sempre di grande forza. Fino all’ultimo, anche a quanti andavano a trovarlo da ricoverato, ha ricordato quanto accaduto in quegli anni di resistenza che poi anche a lui costarono l’arresto e le torture.Adriano Ossicini era nato a Roma da una famiglia di grande tradizione cattolica. Suo padre Cesare, antifascista, già dirigente dell’Azione Cattolica e fondatore del Partito Popolare Italiano muore a soli 51 anniPur in difficoltà Adriano va avanti negli studi e nell’impegno democratico.Nell’aprile del 1938, a un convegno della FUCI tenutosi a Orvieto, Ossicini sostiene il dovere morale dei cristiani di combattere il fascismo; rientrato a Roma è interrogato e schedato.Nell’ottobre dello stesso anno, con un compagno di università, lancia dei volantini anti-franchisti all’interno di un cinema romano; fermato, viene rilasciato.Nello stesso mese, a Genova, a un nuovo convegno della FUCI, fa appello ai cattolici italiani contro il razzismo e contro il fascismo, per connivenza con il nazismo razzista. S’incontra con cattolici antifascisti come Giuseppe Spataro, Alcide De Gasperi, Achille Grandi e Guido Gonella, con laici come Guido Calogero e Leone Cattani, ma anche con cattolici che hanno aderito al fascismo, come Giovanni Gentile e Agostino Gemelli; si esprime negativamente al progetto degasperiano della ricostituzione di un partito unico dei cattolici (la futura Democrazia Cristiana), collocato al centro dello schieramento politico.Un lungo impegno fra i cattolici sociali lo porterà in quella sinistra spesso contrapposta alla Dc.Si laurea in medicina nel ‘44 per poi specializzarsi in psichiatria. Nel 1968, Ossicini in politica ed è eletto al Senato come indipendente nelle liste del PCI e aderisce al gruppo degli Indipendenti di Sinistra; conferma il suo seggio a Palazzo Madama ininterrottamente fino al 1992. Tra il 1970 e il 1989 è promotore della legge per l’istituzione dell’Ordine degli psicologi.Adriano Ossicini ha avuto una parentesi anche come Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale nel Governo Dini dal 17 gennaio 1995 al 17 maggio 1996.