È NUOVA VERGOGNA: A DON CIOTTI VIENE IMPEDITO DI PARLARE DI UMANITÀ E MIGRANTI

A don Luigi Ciotti, bandiera dell’impegno per gli ultimi per la difesa e la tutela della legalità, è stato vietato parlare. O meglio gli è stato impedito di toccare il tema delle migrazioni, della conoscenza, della necessità di andare verso una profonda interazione. Gli è stato impedito di accostare ogni ragionamento al sentimento di umanità Il responsabile di Libera e del Gruppo Abele non potrà presentarsi ad un incontro nel luogo programmato da tempo. Sarà così a Oderzo, ricca cittadina agricola nella provincia di Treviso, culla della Lega Nord, ai tempi in cui il verbo unico era quello della Padania ed i nemici erano altri In questa terra è stato infatti negato il patrocinio municipale e l’utilizzo del teatro Cristallo per quella che doveva essere una delle tappe di avvicinamento alla giornata dedicata alle vittime della mafia che si celebra il 21 marzo. Una vergognosa imposizione che ha costretto non certo alla resa ma ad una improvvisa soluzione E così gli organizzatori hanno dovuto rivolgersi al teatro dell’istituto religioso Brandolini per trovare ospitalità. I promotori non avevano voluto far polemica e la notizia è trapelata solo grazie al post di un volontario dell’Unione Italiana Ciechi che ha scritto: “Mi informano che il sindaco ha preteso per concedere patrocinio e spazio, un’assicurazione del relatore che non avrebbe affrontato temi relativi ai migranti e simili. Naturalmente l’impegno non è stato firmato”. Di fronte a tutto ciò a quella che deve essere più di una indignazione ecco che notizie del genere diventano un grido di dolore che si trasformano in reazione ad una profonda ingiustizia. Un nuovo invito a quel non mollare ed a rafforzare l’impegno che sono nella storia della democrazia a quel “¡No pasarán!” a quel non passeranno a quel “Non devono passare” che ci impone nuova responsabilità Nella foto l’immagine di don Ciotti con don Massimo Biancalani a Vicofaro durante una concelebrazione nella Chiesa di Santa Maria Maggiore