IL CONSIGLIO DI STATO RICONOSCE A DON MASSIMO IL DIRITTO, IL DOVERE ALL’ACCOGLIENZA

Massimo Biancalani dunque potrà continuare ad accogliere e tenere in vita quel vero ospedale da campo ch’è la comunità di Vicofaro. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con una sentenza che sta provocando nuove preoccupazioni a quanti si oppongono ad ogni sentimento di umanità. La parola definitiva toccherà poi al Tar che dovrà esprimersi nei prossimi giorni ma pare che lo scoglio più complesso sia superato.La decisione del Consiglio di Stato non può essere certo una cosa che possa stupire.Sarebbe davvero difficile affermare di come, ad un sacerdote della Chiesa cattolica, si cerchi impedire di fare, di realizzare uno dei compiti principali della sua missione: l’accoglienza, l’attenzione per gli ultimi degli ultimi, il conforto ed il sostegno per i rifugiati colpiti dai mali del mondo.Così nella parrocchia pistoiese di Santa Maria Maggiore di Vicofaro si potrà continuare a seguire l’insegnamento di Papa Francesco.Si continuerà a farlo nome di quel Vangelo, di quella Parola che impone ad una Chiesa in “uscita” di farsi parte, di impegnarsi, di spendersi totalmente nel nome non solo del sentimento religioso e Cristiano ma anche in quello di una umanità che vuol prevalere su ogni egoismo.A ridare forza a don Massimo adesso anche il Consiglio di Stato che dunque ha respinto l’appello del ministero dell’Interno Salvini contro l’accoglienza a Vicofaro.Il Viminale aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato dopo che il Tribunale amministrativo regionale della Toscana, il 15 novembre scorso, aveva accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza dell’11 settembre con cui il Comune di Pistoia vietava l’accoglienza dei rifugiati nei locali della Chiesa di Vicofaro. Con la sentenza di ieri i giudici del Consiglio di Stato hanno ritenuto “opportuno lasciare la situazione inalterata sino alla decisione” del Tar della Toscana “nel bilanciamento dei contrapposti interessi”. Il Tar, nell’accogliere la richiesta di sospensiva presentata dall’avvocato Umberto Buiani, legale della parrocchia di Vicofaro, aveva parlato di “fondatezza del ricorso” e di “genericità e mancanza di proporzionalità della misura adottata” nell’ordinanza comunale, che imponeva di “cessare l’attività di accoglienza di persone comunitarie ed extracomunitarie” a Vicofaro. Il Tar, tuttavia, aveva specificato che la propria decisione riguardava solo l’attività relativa al centro di accoglienza ufficiale e non quella fuori progetto.Fiamme dal fronte pro-Salvini dal quale si attendono le solite dichiarazioni dirette.Intanto oltre agli strali di molti sostenitori della Lega sui social, uno storico quotidiano dell’estrema destra, ha scritto:“Don Biancalani incassa la vittoria e riapre il fronte di battaglia con il ministro dell’Interno, chiamato, lui sì, davvero, a resistere. Ancora”.Un po’ troppo per uno che di “resistenza” ne conosce davvero poco del significato intimo, umano e valoriale.