LA COLPA DI SEAWATCH: SALVARE VITE UMANE

SEAWatch3 continua nel suo programma di salvataggio di vite umane mettendo a rischio i programmi del governo con a capo il ministro degli Interni. L’Ong viene accusata delle peggiori nefandezze, della crisi economica, di quella “deriva” morale che secondo i sovranistirivaluta i sentimenti umani di accoglienza e rifugio prosegue sulla sua rotta. Lo fa con i 47 migranti che ha ancora a bordo, quelle persone che erano state salvate da un gommone a 50 miglia dalle coste libiche, ma delle quali“nessuno si è ancora assunto il coordinamento dell’operazione”. Da Open Arms arrivano inascoltate richieste di indicazioni : “Chiediamo istruzioni e restiamo in attesa – continuano -. Siamo stati rimandati ai libici che però non rispondono. Non c’è modo di parlare con loro, non rispondono neanche al telefono”. Tra i naufraghi soccorsi dalla Sea Watch ci sono anche otto minori non accompagnati: “Il meteo purtroppo è in peggioramento“, denunciano dalla nave. Una indifferenza che non riguarda solo l’Italia anche perché dalla Ong riferiscono di aver contattato anche“Libia, Malta, Olanda“, lo Stato di bandiera della Sea-Watch3. Una unica risposta, per ora arriva da Roma, con riferimento a “una competenza delle autorità libiche”, continuano, “Noi restiamo sempre in attesa di istruzioni” – conclude l’equipaggio – “I ragazzi sono in buona salute, ieri hanno ricevuto la prima assistenza medica“. Il salvataggio era avvenuto sabato nell’ambito di tre diversi avvistamenti di gommoni. Fra questo la terza imbarcazione era stata appunto soccorsa dalla Sea Watch che su Twitter aveva scritto: “Abbiamo appena soccorso 47 persone a bordo di un gommone in difficoltà. In precedenza, Alarm Phone (servizio di segnalazione telefonica per imbarcazioni in difficoltà) e Moonbird (aereo della Ong che avvista migranti nel Mediterraneo) avevano informato l’imbarcazione e le autorità di un possibile caso. Dopo una ricerca, la Sea-Watch 3 li ha trovati. Ora sono tutti in salvo e ci stiamo prendendo cura di loro”. Si sono presi cura di loro, è questa la colpa di SeaWatch3