SALVINI OFFRE DIECI CENTESIMI

SALVINI OFFRE DIECI CENTESIMI

Il nostro Ministro degli Interni, Salvini, dopo aver cercato di cavalcare le protesta offre la proposta Lo fa occupando il dicastero di altri colleghi di governo senza una idea, senza una visione. Con una elemosina che non ripaga la distruzione di una delle eccellenze del comparto agro-alimentare Il governo così offre ai pastori sardi un aumento di 10 centesimi, in modo di portare il prezzo del latte a 70 centesimi. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini e quello dell’Agricoltura Gianmnarco Centinanio offrono anche 44 milioni di euro che dovrebbero servire a ritirare dal mercato 67 milioni di quintali di percorino in modo da fare salire il prezzo in tre mesi il prezzo del latte ad un euro. E pensare che ben tre anni addietro erano emerse fragilità devastanti che la politica tutta aveva giudicato con superficialità Fragilità che prontamente erano state cavalcate da intere schiere di politici che avevano tutte spergiurato attenzione e risoluzione dei problemi Ma che occorreva qualche cosa di più che una elemosina, che un obolo lo aveva evidenziato uno studio della Coldiretti dal titolo: “Pecorino Made in Italy sotto attacco”. Nel rapporto si leggeva che “Più di 3 forme di formaggio di pecora straniero su 4 (78%) sono arrivate in Italia nel 2015 dall’Europa dell’Est, in particolare dalla Repubblica Ceca e dalla Romania”. Un dato al tempo decisamente in crescita fino da quando i paesi prima sotto l’ala dell’ex Unione sovietica hanno iniziato il loro avvicinamento all’Ue. Ma non è questo l’unico problema. Le regole fragili hanno infatti lasciato troppo spazio alle imitazioni e hanno difeso troppo poco i prodotti italiani originali, nonostante le varie etichettature. “Negli Stati Uniti 7 pecorini di tipo italiano su 10 sono “tarocchi” nonostante il nome richiami esplicitamente al Made in Italy”, scrive ancora la Coldiretti. Si parla di quasi 24,96 milioni di chili, con una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni. Un flusso che non funziona al contrario, visto che gli le partenze di prodotti originali dall’Italia verso gli Usa si sono fermate ad appena 10,81 milioni di chili. Dal Romano cheese degli Stati Uniti, al pecorino Friulano del Canada fino al Sardo argentino o il Pecorino cinese, tutti questi formaggi sono realizzati rigorosamente con latte di mucca pure senza nessuna identità. Tutti spacciati per pecorino. Con buona pace dei consumatori. E dei produttori e trasformatori italiani che pure hanno la responsabilità di non aver fatto rete e spinto sul valore di eccellenza del frutto del loro duro lavoro