COLLOMB ERA IL MINISTRO DELLE CONTINUE VIOLAZIONI AL CONFINE CON L’ITALIA

COLLOMB ERA IL MINISTRO DELLE CONTINUE VIOLAZIONI AL CONFINE CON L’ITALIA

BEN VENGA IL SINDACO DI LIONE MA DICIAMO TUTTA LA VERITA’A me va bene che il sindaco Sala inviti il sindaco di Lione, Gérard Collomb, per parlare delle meraviglie della tav. Ma la verità sulla tav Italia-Francia (e sul sindaco francese) va detta tutta.Collomb, dopo una vita con i socialisti, è ora di En Marche, il partito di Macron, di cui era pure diventato il ministro degli Interni, in virtù delle sue posizioni nettamente contrarie all’immigrazione. Collomb si esprime con la stessa intransigenza di Salvini, è solo meno diretto e più diplomatico, ma nei fatti ancora più duro. Sala fa finta di niente, ma quando Amnesty International denuncia “violazioni sistematiche” dei diritti di rifugiati e migranti al confine franco-italiano è lui il ministro in questione. Ed è sempre lui il ministro delle decine di sconfinamenti della gendarmeria in territorio italiano, documentati dall’inviato del Corriere della Sera già dal dicembre 2017, episodi da cui è iniziata la spirale delle spiacevoli tensioni con Roma.Proprio in quei giorni, a un anno dalla nomina, Collomb divenne uno dei diversi ministri che hanno abbandonato il governo. Motivo ufficiale: osò affermare che se Macron era in calo nei sondaggi, era perché l’Esecutivo “manca di umiltà”. Una critica quasi aperta diretta al carattere del Presidente stesso. Tanto sarebbe bastato per deteriorare i rapporti con l’Eliseo e provocare le dimissioni. E’ la gestione maldestra del ministero il vero motivo?Collomb, 71 anni, è noto in Francia per numero di mandati continuativi (dal 1977 a oggi ne ha collezionati ben nove, è stato anche senatore) e per qualche carica comulativa.Con il suo arrivo a Milano, spero solo che emerga anche il dato più vero: che l’av Parigi-Barcellona è fallita, la società mista franco-spagnola che l’ha costruita da Lione alla capitale catalana (TP Ferro) ha portato i libri in tribunale per mancati introiti. Scarsità di passeggeri e ancora più di merci: 70 treni la settimana per i primi, 30 per le seconde. Quella linea peserà in futuro sui passivi di bilancio dei rispettivi stati, fino a quando qualcuno prima o poi non prenderà la decisione coraggiosa di chiuderla, o di dedicarla unicamente al traffico regionale, spese di manutenzione (che per i binari av non sono poche) permettendo. L’incontro con Sala non è antipopulista, è anti 5 stelle. Notoriamente il Pd va molto più d’accordo con la Lega quasi su tutto, in specie sulle grandi opere.Ditela tutta la verità, non soltanto quella per intascare un mucchio di soldi a spese dello stato.Qui sotto, Collomb con Minniti durante il G7 dei ministri degli Interni, tenuto a Ischia nel 2017.