C’È ZUPPI, DA BOLOGNA, AD ESSERE ELEVATO CARDINALE NEL NOME DEGLI ULTIMI

C’È ZUPPI, DA BOLOGNA, AD ESSERE ELEVATO CARDINALE NEL NOME DEGLI ULTIMI

“Il prossimo 5 ottobre – ha annunciato oggi il Santo Padre – terrò un Concistoro per la nomina di 10 nuovi Cardinali. La loro provenienza esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra”.Un fatto, questo annuncio che forse passerà in secondo piano per l’altra notizia, il gossip che ha visto proprio Papa Francesco, liberato dai Vigili del Fuoco dopo che era rimasto prigioniero per quasi mezz’ora di un ascensore Vaticano guasto.Ed invece le nomine sono di fondamentale importanza nella geometria politica della Chiesa perché introducono nel meccanismo più alto delle istituzioni religiose nuove figure rappresentative delle aperture di Bergoglio. E fra di loro unico italiano sarà Matteo Zuppi.La notizia ha raggiunto l’arcivescovo di Bologna mentre si trovava in pellegrinaggio a Lourdes con l’Unitalsi.All’annuncio del prestigioso incarico e della responsabilità che gli ricadrà addosso si è fatto subito rosso in viso ma ha comunque trovato la forza di commentare:“Il cardinale è rosso perché deve testimoniare fino al sangue. Speriamo di essere buoni testimoni del Vangelo: quello di oggi è chiarissimo. Dobbiamo cercare di essere sempre ultimi nell’amore e mettersi sempre al servizio degli altri. Qui – ha detto mons. Zuppi – bisogna ringraziare il Papa per la stima, per la fiducia e poi credo che sia un riconoscimento per tutta la Chiesa di Bologna. E credo che sia una responsabilità”Monsignor Matteo Maria Zuppi, classe 1955, romano di Borgo Pio, accanto al Vaticano, famiglia cattolica, nipote del cardinale Confalonieri, due lauree, è dal 1981 un “prete da trincea” che ha sempre interpretato la sua missione, anche in Africa, con stile francescano, offrendo aiuto concreto a poveri, stranieri, malati di Aids, immigrati. «Dava attenzione a chi andava nella sua chiesa ma soprattutto a chi non ci andava » dicono di lui alla Comunità di Sant’Egidio, di cui è stato ed è una figura di primo piano. Con loro ha portato avanti la proposta di diritto di cittadinanza alla nascita ai minorenni figli di genitori immigrati da due anni.Un vero testimone della chiesa in uscita che così bene rappresenta il significato del Vangelo nel nostro tempo.Una persona umile che ha fatto suo proprio quello che ci ricorda oggi il Vangelo di Luca, quel farsi ultimi, per poi esser chiamati ad esser primi, grazie ai propri carismi. Zuppi avuto un decisivo ruolo diplomatico in Africa: è stato un abile pacificatore, uno degli artefici della tregua tra governo e ribelli in Mozambico nel ‘92. E così pure ha esercitato la sua abilità di negoziatore in Congo, Guinea, Burundi, al fianco di Mandela e coi curdi del Pkk. Capacità riconosciute pienamente da Papa Francesco che lo ha nominato alla guida della Diocesi di Bologna ad ottobre del 2015.Zuppi ha così iniziato la sua attività il 12 dicembre dello stesso anno, rappresentando una significativa svolta nella storia della Curia. In perfetta linea con la politica del Pontificato di Francesco, Zuppi ha scelto la via riformatrice dell’apertura, della collaborazione e del dialogo con tutte le realtà e della massima partecipazione alla vita della comunità. Nella foto Zuppi con Mattia Ferrari