DAL GRANDE SILENZIO ALLA CONDIVISIONE

Dalla Ocean Viking, intanto, arriva un nuovo appello. “Ocean Viking ha ribadito la richiesta di porto sicuro a Italia e Malta per 82 naufraghi, tra cui 18 minori e una donna incinta. Speriamo in una decisione rapida, di responsabilità e umanità”, scrive su Twitter Medici senza frontiere.La vicenda definita del “grande silenzio” adesso però potrebbe salire al primo posto del l’agenda politica. Si perché fino ad oggi di umanità, sulla questione dei salvataggi di vite umane, ne abbiamo vista ben poca. Malgrado lo stravolgimento del governo. Malgrado la rivoluzione nelle alleanze.Solo dettagli impercettibili che adesso non possono più bastare. Concluse le formalità era evidente che occorreva uno slancio che ribaltasse le “visioni” portate avanti fino ad oggi. Strappando, una volta per tutte, le ipocrisie che hanno mascherato come emergenziali situazioni che sono e resteranno per sempre più strutturali. Situazioni certamente richiedono l’impegno urgente di tutta l’Europa, non certo per un singolo caso, ma per una visione condivisa.È quella che dovrebbe essere una vera e propria rivoluzione copernicana nel riportare al centro del dibattito, non la paura, non l’odio, ma l’umanità, l’integrazione, l’interazione.La costruzione di un modo nuovo di intervenire sui temi che riguardano il salvataggio e la gestione delle risposte ai fenomeni migratori. E già da oggi il governo lascia intravedere una piccola luce, proprio sulla vicenda della Ocean Viking, la nave gestita da Msf e Sos Mediterranée. Lo evidenzia una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice che doveva nominare i sottosegretari:“Sulla Ocean Viking si è registrata una forte adesione europea al meccanismo di redistribuzione già attivato nelle scorse ore dall’Italia. Risulta già un’adesione di diversi Stati membri che consentirà un’adeguata e sollecita soluzione”. Al vertice erano presenti il premier Giuseppe Conte, Dario Franceschini e Luigi Di Maio e tutti i ministri competenti in materia di immigrazione: il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. E la “forte adesione” al meccanismo di ridistribuzione da parte della Commissione europea di sarebbe concretizzata con l’impegno ad accogliere le persone, una volta che saranno sbarcate dalla nave di nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere. In pratica, significa che gli 82 migranti arriveranno a breve in Italia e poi – tranne una minoranza – saranno trasferiti in altri Paesi. Il governo Conte punta ad attivare un meccanismo di redistribuzione a Bruxelles che preveda una struttura disposta ad accogliere una parte delle persone soccorse. Una quota minima, forse il 10 per cento, potrebbe restare in Italia. Soddisfatto Nicola Zingaretti che sui social scrive: “Positiva l’attenzione e la soluzione sulla vicenda della Ocean Viking da parte del Governo. È importante che le cose comincino a cambiare per il bene dell’Italia e con il coinvolgimento dell’Europa”.Il passo sembra esser fatto. Abbiamo attraversato il grande inganno diffuso a profusione dall ‘ex ministro Salvini, arrivando al grande silenzio delle settimane passate.Adesso siamo a questa nuova condivisione ma Ocean Viking, il carico di vite umane, non può attendere più a lungo.