IL MALE DENTRO

Un nuovo shock per svegliare dalle troppe distrazioni.Arriva una sveglia che scuote le coscienze almeno di quanti vogliono leggere un po’ di numeriÈ l’evidenza di un “male dentro” che si discosta in modo palese da quanto il sovranismo ed il nazionalismo cercano di raccontare. Secondo il “Dossier Viminale”, tra agosto 2018 e luglio 2019 in Italia sono stati commessi 307 omicidi volontari, il 14% in meno rispetto all’anno scorso. Di questi solo 25 sono attribuibili alla criminalità organizzata (-19,4%) e ben 145 alla sfera familiare/affettiva (-4%).Sempre negli ultimi dodici mesi sono in calo le rapine (-16,2%), i furti (-11,2%) e le truffe (-2,1%, eccetto quelle con vittime ultrasessantacinquenni aumentate dell’1,2%).Un altro dramma nascosto però dai numeri devastantiE’ del 63,4% la percentuale di donne vittime degli omicidi commessi in ambito familiare/affettivo tra agosto 2018 e luglio di quest’anno. Al capitolo ‘violenza di genere’ figurano 12.733 denunce per stalking presentate (in tre casi su 4 da donne) nell’ultimo anno, il 13% in meno rispetto all’anno precedente.Sempre tra agosto 2018 e luglio 2019 crescono del 32,5% gli ammonimenti del questore e del 76% quelli per violenza domestica mentre calano dell’1,2% gli allontanamenti. La crudezza dei dati sembra impossibile da dover accettare eppure mostra quanto tutto ciò sia distante da quanto evidenzia la politica. Si perché questi numeri nella loro drammaticità sono stati nascosti dalla volontà politica di evidenziarne altriSi è voluto soprattutto far emergere che se colpe ci sono arrivano da fuoriE così ecco generare rabbia ed odio verso i migranti, i diversi, le minoranze.Ecco che la percezione diventa certezza. Ecco che i proclami dei leader diventano la certezza. Eppure come nell’era Minniti calano gli sbarchi (8.691 contro i 42.700 dell’anno precedente, dunque il 79,6% in meno) ma calano anche i rimpatri: dal 1 agosto del 2018 al 31 luglio del 2019 sono diminuiti dello 0,7% mentre quelli assistiti si sono più che dimezzati passando da 1.201 a 555, con un calo del 53,8%. Un altro dato che balza agli occhi è la drastica riduzione dei costi del sistema d’accoglienza, dove attualmente sono ospitati 105.142 migranti, il 34% in meno rispetto al 2018: dai 2,2 miliardi spesi dal 1 agosto 2017 al 31 luglio del 2018 si è passati infatti ai 501 milioni dell’ultimo anno.Costi che vengono venduti come risparmi ma che in realtà sono un prezzo altissimo pagato ad una integrazione che verrà demandata ad altre generazioni.Come immaginabile si nasconde un’altro dei veri cancri del Paese le mafieIl crimine organizzato pare in mano a uomini in giacca e cravatta che si mimetizzano perfettamente nel sistema economicoCiò richiede un fortissimo impegno delle forze dell’ordine e della magistraturaLo si evince dai 51 latitanti di rilievo arrestati nell’ultimo anno, uno dei quali ritenuto di massima pericolosità, e 155 le operazioni di polizia giudiziaria svolte nell’ambito delle attività di contrasto alla criminalità organizzata. Nell’ultimo anno sono stati inoltre eseguiti 6.802 sequestri per un valore complessivo dei beni pari a 3,8 milioni di euro, e 3.644 confische per 3,7 milioni di euro.La corruzione, la concussione e le commissioni affaristico mafiose compenetrano la politicaSempre più sotto silenzioUsando meno le armi ma allo stesso tempo usando le nuove forme di pressione che condizionano, comandano. Non stupisce così l’aumento degli enti locali posti sotto gestione commissariale per infiltrazioni della criminalità organizzata: sono stati in tutto 37, tra scioglimenti (16) e proroghe (28), rispetto ai 34 del periodo precedente, mentre sono stati 30 gli accessi ispettivi antimafia nei Comuni, 18 dei quali attualmente in corso, per un aumento del 15,4%. Numeri forniti dal ministero ma che Salvini non considera nella sua interezza.Oggi stesso in conferenza stampa, sfida il presidente del Consiglio che lo accusava di esser vittima di “ansia e foga” e controbatte: “Felice della mia ossessione per l’immigrazione clandestina, perché sono ossessionato dalla sicurezza degli italiani”.I dati dicono altro, il male purtroppo è dentro, almeno la maggior parte di esso, è dentro