PER LA PIANA OGNI AEREO IN PIÙ, I DANNI DI SEICENTO AUTO

Dunque la politica, in occasione delle prossime elezioni regionali, pare prepararsi ad offrire di nuovo, a tutti gli abitanti della Piana il calice del nuovo aereoporto di Firenze.Lo farà forse con la benedizione di forze trasversali ed opposte che si ritroveranno al banchetto realizzato sulle spalle, sulla testa degli abitanti di un territorio già abbastanza vessato dalle prevaricazioni ambientali.La vigilia di una nuova protesta, di un nuovo venerdì, ci riporta a considerare per l’ennesima volta di quanto il processo politico sia in ritardo rispetto alla consapevolezza sulle condizioni di vita nel territorio.Lo hanno dimostrato le parole del segretario di un partito che dei temi ambientali e sociali dovrebbe essere portatore.Lo dimostrano gli studi se non bastassero le proteste motivate, le sentenze.A quanto pare si continua a far prevalere l’interesse spicciolo, non volendo andare oltre, che offre la soluzione plateale a problemi economici particolari.Soluzioni che generano danni economici generali togliendo risorse per ben altri interventi di cui ci sarebbe la necessità.Soluzioni che generano ulteriori problemi si salute e sicurezza in una Piana al limite di capacità di sopportazione ambientale. Viene da riportare, da citare il rapporto dell’European Aviation Environmental- EAE del 2016 dive si legge che in Europa il numero di voli è aumentato del 80% tra il 1990 e il 2014, ed è prevista la crescita di un ulteriore 45% tra il 2014 e il 2035 nella sola Europa. A livello mondiale, la International Air Transport Association-IATA prevede per il 2035 il raddoppio del numero dei passeggeri, da quest’ultimo dato si può quindi ragionevolmente prevedere che a livello mondiale nel 2035, rispetto al 2014, raddoppieranno anche i quantitativi di emissioni di CO2 e di NOx che sono proporzionali al combustibile bruciato e quindi all’incremento del traffico aereo. Eurocontrol, un’organizzazione cui partecipano attualmente 41 Stati europei, stima che nel 2025 il settore aereo arriverà a produrre a livello mondiale tra gli 1,2 e gli 1,4 miliardi di tonnellate di CO2 (per ogni tonnellata di carburante combusto si producono circa 3,16 tonnellate di CO2).Ogni aereo, in decollo, atterraggio e volo provoca mediamente l’inquinamento di seicento auto inquinanti, evidenziano poi altri studi.Questo non può essere motivo per riportare il mondo al passato o invitare di nuovo al ritorno generalizzato al trasporto su gomma, ma almeno faccia riflettere su situazioni al limite del sopportabile come verrebbero a trovarsi i nostri territori con la costruzione del nuovo aereoporto di Firenze. Le emissioni di inquinanti da trasporto aereo sono in dipendenza del numero di movimenti aerei giornalieri, del tipo di motori, del peso degli aeromobili e del tragitto, e la loro dispersione è dipendente da una serie di variabili meteorologiche a cominciare dalla presenza dei venti, dalla loro forza e direzione. Queste emissioni, costituite da gas e polveri (PM – Particulate Matter), alterano la concentrazione dei gas serra naturali, a cominciare dall’anidride carbonica (CO2), l’ozono (O3) e il metano (CH4). Le emissioni prodotte dai motori degli aerei, alimentati con il cherosene (una miscela composta da diversi tipi di idrocarburi), sono generalmente simili per composizione a quelle generate dalla combustione di altri carburanti fossili (produzione di gas e particolato-Particular Matter) ma contribuiscono fortemente all’effetto serra perché sono rilasciate direttamente nell’atmosfera nella parte più alta della troposfera e in quella più bassa della stratosfera, e per questo risultano ancora più dannose per il clima. Una situazione devastante che poco rincuora anche di fronte ai progressi scientifici, progettuali che arrivano dal campo della costruzione di nuovi modelli di aeromobile o dall’utilizzo di carburanti meno inquinanti. Anche perché la brama di sempre maggiori profitti, ma anche la voglia ed il bisogno di salvare certi bilanci, invita ad aumentare in modo impressionante il numero dei voli, il numero degli aerei in cielo.