DA SALVINI NESSUNA DICHIARAZIONE SUL PIZZINO COL 4%. LA LEGA: È TROPPO OCCUPATO A CONTRASTARE IL GOVERNO

Matteo Salvini ribadisce che sul caso Metropol e il Russiagate all’italiana non ha nulla da dire.Ma lo fa per rispetto alla Magistratura (dice lui…) perché c’è un’indagine in corso.Non andò in Parlamento a riferire quando era ministro perché (sempre secondo lui) non c’era nulla da dire e quello che aveva da dire lo aveva già detto. Ma come si può glissare così sul rapporto con Gianluca Savoini, oggi Presidente dell’Associazione Lombardia-Russia, che ha sede nello stesso stabile dove ha sede la Lega, vicepresidente del Corecom Lombardia e già suo portavoce. Salvini continua ad affermare oggi, ciò che disse quando esplose lo scandalo del Metropol: “non c’è un dollaro, una lira, un fiorino, un rublo. Io non ho mai visto o chiesto niente e nessuno della Lega ha visto o chiesto niente. Possono fare e pubblicare tutti i disegnini che vogliono. Aspettiamo che chiuda l’inchiesta che va avanti da un anno. Parliamo di cose serie, questa non è una cosa seria”.Non sarà una cosa seria, come sostiene l’ex vicepremier, però Savoini è indagato per corruzione internazionale, insieme a Francesco Meranda e Gianluca Vannucci, difesi dall’avvocato Ersi Bozheku. Seppure i soldi non ci sono, o non si sa se siano in qualche conto, dal punto di vista giuridico, per corruzione non si intende solo il passaggio di denaro ma anche la promessa di denaro o altre utilità. Quando scoppiò il caso, Salvini aveva promesso che sarebbe andato al Senato a riferire in merito ai rapporti con Savoini, ma poi non lo fece!Nessuno ha chiesto spiegazioni all’ex ministro dell’Interno sui motivi della presenza di Savoini al Metropol, nei giorni in cui lui stesso era a Mosca. E nessuno ha richiesto a Salvini la restituzione di denaro, che non si sa se sia mai passato di mano. Ma in concreto, nemmeno questo sarebbe il problema, visto che anche nell’inchiesta di BuzzFeed e dell’Espresso si dice che alla fine quell’affare moscovita non ebbe buon esito.E poi, per dirla tutta, Salvini non è ancora riuscito a dare spiegazioni su dove siano finiti i 49 milioni della Lega… La vicenda quindi assume una connotazione più giudiziaria che politica. Salvini non deve rispondere sulla presunta corruzione internazionale e sul presunto passaggio di denaro, ma dovrebbe invece rispondere su ciò che è emerso dal cellulare di Savoini. Si, perché nello smartphone del presidente di Lombardia-Russia (associazione della quale fa parte Claudio D’Amico, leghista ed ex consigliere di Salvini a Palazzo Chigi) è stato trovata la foto di un “pizzino”, scattata da Meranda e poi inviata a Savoini e Vannucci.Una nota che indica due percentuali dell’affare da 65 milioni di euro: il 4% per la Lega e il 6% per gli intermediari russi seduti al tavolo del Metropol. Secondo alcuni, questa è la prova che quella trattativa era proprio per finanziare la campagna della Lega per le europee. Questo in effetti è quello che dice proprio Savoini nell’audio pubblicato da BuzzFeed.La procura ritiene Meranda uno dei tre indagati italiani. E’ proprio lui che, durante l’incontro, spiega: “l’idea concepita dai nostri ragazzi politici” di uno sconto del 4% su 250 mila tonnellate al mese per un anno che “possono sostenere una campagna elettorale”. Di fatto, nell’incontro si parlò dell’acquisto di una partita di 3 milioni di tonnellate di gasolio russo da vendere in Italia con uno sconto almeno del 4% sul prezzo di mercato.BuzzFeed all’epoca scrisse che così la Lega avrebbe potuto incassare almeno 3 milioni di euro.Ecco che il nocciolo non è il passaggio di denaro ma la promessa di finanziamento. Ma sarebbe anche evidente a questo punto che Savoini stesse trattando a qualche titolo a nome della Lega, o comunque per favorire il partito del Carroccio. E’ questo che dovrebbe spiegare Matteo Salvini. E’ ormai assodato che Savoini abbia accompagnato Salvini in Russia, è inoltre noto che fosse presente a numerosi incontri ufficiali del Ministro dell’Interno, tanto per fare un esempio: quello del 16 luglio con l’omologo russo di Salvini.In diverse occasioni (come quella di un incontro organizzato da Alternativ für Deutschland) veniva presentato come “consigliere politico della Lega”.Allora come mai Matteo Salvini non ne vuol parlare? Che rapporti aveva Savoini con la Lega? Che ruolo aveva l’Associazione Lombardia-Russia, nell’ambito del partito?Resta poi da considerare che a tutt’oggi né Salvini, né altri hanno “scaricato” o preso le distanze da Savoini.Il leader leghista ha anzi sottolineato che hanno un’micizia ventennale. Volendo fare un’ipotesi alternativa (ma piuttosto fantasiosa), si può ipotizzare che Savoini abbia approfittato del suo ruolo e la sua vicinanza col leader del Carroccio per motivi personali. Sarebbe allora la Lega, in questo caso, ad essere vittima di Savoini.Tanto per tornare coi piedi per terra però, se tutta questa favola fosse vera, non si capirebbe cosa indurrebbe i leghisti a difendere Savoini e la sua poltrona al Corecom della Lombardia, malgrado siano a conoscenza dell’inchiesta in corso.