INTERVISTA A MACALUSO: “IL GOVERNO NON CADRA’. ELEZIONI UMBRIA DECISIVE PER ACCORDO PD-M5S”

INTERVISTA A MACALUSO: “IL GOVERNO NON CADRA’. ELEZIONI UMBRIA DECISIVE PER ACCORDO PD-M5S”

Nella grande confusione del momento politico italiano Alganews ha chiesto consiglio a un grande saggio. L’onorevole Emanuele Macaluso, storico deputato del Partito Comunista Italiano, sindacalista e giornalista, è stato direttore dell’Unità e del Riformista. Ha visto nascere la Repubblica italiana, è stato un protagonista dei suoi mutamenti storici e oggi è un osservatore molto attento della realtà politica. Onorevole Macaluso, cosa dobbiamo pensare della tenuta di questo governo. Le manovre di Di Maio e di Renzi minano davvero la stabilità del Conte bis? Nessuno vuole le elezioni, Renzi per primo perché se si va a votare con questo sistema elettorale prenderebbe si e no un paio di parlamentari nel proporzionale. E’ tutta “ammuina” per essere presente nei media. E non le vuole neanche Di Maio perché dimezzerebbe i parlamentari, come dimostrano le europee. Non le vuole nemmeno il Pd perché ha subito da poco una scissione e deve riorganizzarsi, ricostruirsi una credibilità maggiore. Solo l’opposizione in questo momento ha interesse a riaprire le urne. Il governo tirerà avanti. Questo appello di Renzi ai delusi di Forza Italia come riposiziona il leder di Rignano nel panorama politico? Lui l’ha detto chiaramente che vuole fare un partito centrista anche se la società va sempre più divaricandosi. Pensa che i moderati di Forza Italia considerino Berlusconi esaurito politicamente e non hanno più speranza con lui. Solo Berlusconi attualmente ritiene di non aver esaurito la sua spinta. Quindi Renzi vuole occupare quell’area moderata del centro del centrodestra. Il Partito Democratico di Zingaretti secondo alcuni osservatori sta subendo un processo di accodamento ai 5 stelle piuttosto che essere l’asse portante nel processo di democratizzazione del movimento di Grillo. Come pensa che si stia muovendo il nuovo segretario per rilanciare il Pd? Intanto c’è questo accordo per le elezioni in Umbria. Zangaretti ha detto che c’è la possibilità di ripetere in Emilia Romagna l’esperimento. Lui pensa che ci sia un processo nel M5S di normalizzazione, chiamiamolo così, si sono istituzionalizzati, hanno praticamente abbandonato tutta una serie di provocazioni anti sistema e quindi pensa di poter aver un alleato che vada oltre l’attuale governo. Questo naturalmente è tutto da verificare, in quanto Di Maio è un po’ squalificato nella linea all’interno del suo movimento, è pur sempre un orfano del centrodestra in definitiva. Però è difficile che M5S cambi qualcosa nella nuova direzione intrapresa adesso. Quindi si capirà meglio il cammino anche del Pd subito dopo le elezioni regionali in Umbria. Non so se in Emilia Romagna ci sarà una possibilità analoga, perché i 5 stelle non vogliono che il candidato sia l’attuale governatore della regione (Stefano Bonaccini, ndr) ma il Pd dal suo canto non vuole assolutamente rinunciarci e spera alla fine di strappare un accordo. Siamo ancora nella fase dei preliminari dei giochi politici futuri tra Pd e M5S.