LA NECESSITÀ DI CHIUDERE LA PAGINA VERGOGNOSA DEGLI ACCORDI CON LA LIBIA

LA NECESSITÀ DI CHIUDERE LA PAGINA VERGOGNOSA DEGLI ACCORDI CON LA LIBIA

La straordinaria inchiesta di Nello Scavo pubblicata oggi sul quotidiano Avvenire rivela uno scenario tanto clamoroso quanto grave. La collaborazione che emerge tra il governo italiano e uno dei peggiori esponenti di quella criminalità libica che in questi anni è alla testa di una organizzazione dedita tanto al traffico di esseri umani che alla loro cattura, responsabile di torture e violenze indicibili, è assolutamente scandalosa.La foto di un incontro tra 007 italiani e delegazione libica nel maggio 2017 al Cara di Mineo, in cui è presente Al Milad “Bija” accusato nei rapporti dell’Onu per essere uno dei trafficanti di uomini più importanti in quel Paese, sospettato di aver fatto affogare decine di persone in mare, capo del ramo di Zawiyah della cosiddetta Guardia Costiera libica, è inquietante.Ciò che abbiamo sempre denunciato rispetto alla cosiddetta “guardia costiera libica” si conferma ancora una volta. E si conferma la necessità di chiudere la pagina vergognosa degli accordi con la Libia, in particolare in tema di politiche migratorie e di sostegno alla cosiddetta “guardia costiera libica”.Per questo oltre a presentare nelle prossime ore ogni strumento di indagine parlamentare per chiedere al governo di fare luce sui fatti riportati nell’inchiesta di Avvenire, torniamo a porre la necessità, a questo punto non rinviabile, di istituire una Commissione di Inchiesta Parlamentare su tutte le vicende che circondano questa vergognosa pagina della nostra storia recente.E più di uno dovrebbe chiedere scusa.