QUANDO LA COSTITUZIONE E’ BUONISTA

Da strenuo difensore della Costituzione Italiana credo che i “padri costituenti” sarebbero oggi d’accordo sul riformulare il troppo blando articolo 11 che recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” Dopo il primo periodo assolutamente perfetto, il resto lo riscriverei pressappoco così: “Qualsiasi aggressione al territorio di uno Stato implica immediatamente ed in automatico nei confronti dello Stato aggressore :– La decadenza di qualsiasi accordo esistente.– Il divieto di qualsiasi commercio di beni e servizi.– L’espulsione del corpo diplomatico e la chiusura di ambasciate e consolati..– La sospensione della negoziabilità della sua valuta e titoli.– Il sequestro di denari e proprietà riconducibili a quel governo.– L’esclusione da avvenimenti sportivi di sue rappresentative nazionali.– L’espulsione dei suoi cttadini che manifestino appoggio al governo aggressore.” Se poi un articolo simile fosse adottato dall’Europa intera sono certo che miserabili assassini come Erdogan ci penserebbero bene prima di progettare ed attuare un genocidio, altro che minacciarci con le invasioni di profughi e terroristi.