UN MODO SICURO PER RICONOSCERE UN NEO LIBERISTA

UN MODO SICURO PER RICONOSCERE UN NEO LIBERISTA

C’è un modo sicuro per riconoscere un vigliacco di neo liberista, anche quello più nascosto. Per un neo liberista, di destra o sinistra che sia, non esistono le classi sociali. Esiste una massa di individui più o meno razionali che rispondono a incentivivi. Se il neo liberista è di destra insisterà sulla intrinseca razionalità dell’egoismo individualistico; se è di sinistra insisterà sull’istinto individuale all’altruismo. Ma il totem dei neo liberisti è che non esistono classi sociali. Non esistono gruppi socio economici i cui interessi omogenei li rendono portatori di valori collettivi politici. Non esistono per il neo liberista di destra o sinistra, perché, se ne ammettesse l’esistenza, dovrebbe guardare le proprie politiche basate sulla maggiore o minore razionalità individuale in ottica di classe. E allora tutti capirebbero che il neo liberista di destra è un proto fascista che difende gli interessi delle classi ricche fingendo che siano interessi generali, mentre il neo liberista di sinistra è un proto fascista propenso, per sciacquarsi la coscienza e anestitizzare il dissenso, a fare l’elemosina. E un pensiero non neo liberista può essere di destra, difendendo esplicitamente come interessi di classe quelli delle classi medio alte e alte (un volta avremmo detto borghesi), o di sinistra difendendo gli interessi delle classi meno abbienti. Quello che detesto di PD Lega e FI è proprio il loro carattere neo liberale, non a caso con aspirazioni da partito della nazione. Quello che apprezzo del M5S sono provvedimenti come il reddito di cittadinanza, come il decreto dignità, come l’orario di lavoro, come la giustizia contro i potenti, come la lotta all’evasione: provvedimenti a tutela esplicita delle classi meno abbienti. Provvedimenti avversati brutalmente da tutti i neo liberali di destra e sinistra.