IL CORAGGIO DI FIORONI

Per Giuseppe Fioroni delle verità troppo grandi sono state tenute fuori sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro. “Una verità ritagliata – ha detto testualmente – un abito costruito su misura, che ha tenuto fuori dal perimetro politico e giudiziario verità troppo grandi”. Poi il colpo di scena: nel libro dettato a Maria Antonietta Calabrò Fioroni, non nella prima edizione, forse riteneva che il Paese non fosse ancora pronto, ma nella seconda edizione aggiornata rivela un particolare: ad uccidere Moro furono 12 e non 11 colpi come detto dai brigatisti e ci spiega che lo si sarebbe potuto accertare con un esame radiografico. Chi segue questa vicenda rimane stupito dal coraggio dell’ex parlamentare. Dopo soltanto due anni dalla fine dei lavori della Commissione Moro 2 il suo atto d’accusa contro i politici che non hanno voluto accertare cosa accadde davvero a Moro squarcia l’aria del Palazzo, inchioda la Commissione alla sua viltà di non aver approvato una relazione finale limitandosi a trasformare in relazione finale quella annuale del 2017. Siamo con Fioroni in questa sua strenua battaglia per la giustizia. E se a questo punto decidesse di denunciare per omissione di atti d’ufficio il Presidente della Commissione Moro 2 ci troverebbe al suo fianco.