NUOVO ANNO, NUOVO ALLENATORE, MA SOLITA SOLFA, LA FIORENTINA SI FA DEL MALE ANCHE A BOLOGNA: 1-1

NUOVO ANNO, NUOVO ALLENATORE, MA SOLITA SOLFA, LA FIORENTINA SI FA DEL MALE ANCHE A BOLOGNA: 1-1

Prende un punto a Bologna la Fiorentina, il che considerando il periodo non è nemmeno male, però lo fa “fiocinandosi” in un piede in un finale in cui la squadra si è via via ritirata in una trincea scavata al limite dell’area per cercare di difendere il minimo vantaggio. Bisogna essere onesti: se Montella avesse fatto le sostituzioni che ha fatto Iachini oggi sarebbe stato scorticato da critica e tifoseria. Comprensibile la voglia disperata di iniziare con tre punti, però se concedi all’avversario una quindicina di calci d’angolo e una decina di punizioni dal limite (o quasi) è chiaro che se arrivi in fondo vivo è solo un caso. E d’accordo che la zona retrocessione in cui è sprofondata la squadra non concede svolazzi poetici, però così sembra di assistere a una battaglia della prima guerra mondiale e non a una partita di seria A. C’erano sedicimila occhi il pomeriggio del primo dell’anno al Franchi a vedere il cambio di passo, almeno negli allenamenti, della Fiorentina di Iachini. Non pochi, anche se è vero che la concorrenza (tra tavole ormai stremate da pranzi e cene pantagrueliche e schermi cinematografici occupati militarmente da Zalone) non era altissima. Però radunare così tante persone per vedere solo un allenamento di una squadra sistemata in fondo alla classifica fa capire abbastanza bene quale tipo di affetto, quasi maniacale, nutra la città nei confronti della sua squadra. E tutti quegli occhi, lacrimanti per il freddo, hanno potuto vedere che l’amato Beppe magari non avrà detto ai giocatori “Siete la più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri umani, siete solo pezzi informi di materia organica!” come diceva il tenente maggiore Hartman di un film discretamente famoso, però sicuramente ha cambiato registro e cominciato a far trottare tutti ad un altro ritmo rispetto agli allenamenti un po’ “chill-out” di Montella. Si è visto correre veramente tanto in quelle due ore abbondanti di training che inauguravano il 2020, e pare che anche nel resto delle sedute, spesso bi-giornaliere, la musica sia sempre quella. Certo poi l’approccio conta, ma i giocatori quelli sono, e quindi c’era bisogno di una verifica immediata sul campo per capire se Iachini volesse stravolgere anche tatticamente la Fiorentina. Risposta: no. No perché il modulo è sempre quello, 3-5-2, però con una piccola ma importante novità: fuori Badelj dentro Benassi. Giocatore incredibile Marco Benassi: spesso impalpabile o quasi nel corso della partita, dimenticato completamente da Montella nel corso di questi mesi, mai un’intervista, mai neanche una dichiarazione, insomma l’uomo invisibile, però con una capacità quasi soprannaturale: farsi trovare al posto giusto al momento giusto quando c’è da buttarla dentro. Oggi il primo tempo della Fiorentina è stato discreto, squadra compatta e vogliosa questo sì, ma squilli pochini. Forse la novità più rilevante sono state le rimesse dal fondo: stop ai rococò fighetti, con la squadra bassissima per far ripartire l’azione in palleggio dalla propria area di rigore, e via libera invece al calcione “old style” del portiere. Se la prendiamo (e quasi sempre non la prendiamo) bene, e se no pazienza: facciamoli ripartite da lontano gli avversari. E in effetti nella prima frazione il Bologna di azioni pericolose ne ha create pochissime, giusto un paio, ma senza impegnare Dragowsky praticamente mai. E insomma in questo contesto non eccitante ecco la variabile impazzita Benassi di cui di diceva. A un quarto d’ora dalla fine calcio d’angolo per la Fiorentina, respinta della difesa bolognese, e palla che scende a pallonetto sul piede del centrocampista viola che non ci pensa troppo e si piega per far partire il tiro basso e preciso con palla che va a morire sul paletto più lontano della porta difesa da Skorupski. Un gol bellissimo davvero, che probabilmente fosse stato realizzato da Benasinho o da Benassikov avrebbe da subito un’altra eco con immediati titoli il giorno successivo su interessamenti delle grandi per “il promettente centrocampista viola”. Siccome invece si parla di uno di Modena è probabile che la Fiorentina non riceva nessuna telefonata e non debba resistere alle tentazioni… Ad ogni modo primo tempo in archivio con un prezioso 1-0 e quindi speranza di vedere finalmente un secondo tempo in controllo della squadra viola (bianca oggi). Ecco, la parola chiave è “speranza”. No, niente da fare: grinta, corsa, impegno, tutto quello che volete, ma controllo questa squadra proprio no. Il Bologna via via mette dentro tutte le punte disponibili in panchina e come detto Iachini risponde arretrando tutto quello che si può arretrare. Certo, ne esce anche una super occasione per Chiesa in contropiede, annullata dal combinato disposto di bravura del portiere e tiro non eccezionale della punta viola, però nel complesso si assiste, come si diceva all’inizio, ad un difendersi continuo sotto la “linea Maginot” creata al limite dell’area. Il Bologna poi, non certo nella sua migliore giornata del campionato, non riesce quasi mai a tirare con pericolosità, però si percepisce chiaramente che la fregatura è in gestazione. E puntuale arriva in pieno recupero: palla ciabattata malamente a metà campo da Caceres, rimpallo sfortunato su un giocatore del Bologna che fa prendere un giro stranissimo alla palla (perché la fortuna è cieca ma la sfiga… lo sapete) e Pezzella che completa l’opera facendo fallo su un avversario spalle alla porta e non pericoloso. Da lì punizione perfetta di Orsolini, palla sotto la traversa, e Fiorentina a casa con un misero punticino. Siamo tuttora convinti che alla fine la squadra non sia da retrocessione e quindi in serie B non ci andrà, certo se la mentalità resterà questa però è molto probabile che la Fiorentina resti lì in fondo a dibattersi in acque limacciose fino alla fine del campionato. Per la tristezza di Rocco e famiglia, visti affranti anche oggi in tribuna al Dall’Ara. Certo, c’è il mercato, potrebbe arrivare qualche giocatore che dia una mano, ma sembra difficile trovare “pezzi” pregiati disposti a calarsi in una situazione difficile come quella che c’è ora a Firenze. Probabile che si debbano fare pochi voli con la fantasia e badare a fare tre punti domenica prossima con la Spal, una partita che ha già l’aria di essere decisiva pur essendo lontanissimi dalla fine del campionato.