A PROPOSITO DEL GIORNO DELLA MEMORIA

A PROPOSITO DEL GIORNO DELLA MEMORIA

A proposito del giorno della memoria mi viene in mente la poesia di uno scrittore di Sarajevo, che purtroppo non riesco più a ritrovare. In buona sostanza raccontava in versi come una persona comune, mite, di buona cultura, possa trasformarsi in una belva assetata di sangue, quando la guerra colpisce la sua gente, la sua famiglia , gli affetti più cari, quando ad esempio vede la figlia di pochi anni cadere sotto i colpi di un cecchino.Per questo non ha molto senso la gara a chi ha commesso più atrocità in una guerra civile ; quando la mattanza ha inizio , nessuno può più fermare l’orrore che inevitabilmente seguirà. Le responsabilità possono essere ricercate solamente a un livello più alto, guardando le cose dal punto di vista della storia, che stabilirà la differenza tra chi ha deciso di cominciare una guerra e ha aggredito e invaso, e chi invece ha scelto di resistere, tra chi ha agito inseguendo una ideologia di sopraffazione e di odio razziale, e chi ha lottato sperando in un mondo migliore.Qualcuno ha detto che nella guerra non ci sono vincitori nè vinti, perchè a perdere è l’intera umanità. P.S. nella foto il “trattamento” che gli invasori italiani riservavano ai membri della resistenza.