IN PIENA EMERGENZA CORONAVIRUS, IL GOVERNATORE ABRUZZESE AUMENTA LO STIPENDIO A 53 DIRIGENTI

DI PATRIZIA ING.LASSANDROVicenda quasi farsesca. Dopo aver fatto lievitare la busta paga di 53 dirigenti, suscitando lo sdegno di molti, la giunta abruzzese frena con gli aumenti, bloccando l’aumento del compenso dei direttori che sono gerarchicamente superiori ai dirigenti. Il risultato di questa manovra ha portato economicamente in su chi stava sotto funzionalmente. Il rischio è quello che adesso si possano aprire numerosi contenziosi che peseranno sui contribuenti abruzzesi.La genesi di tutto risale al 24 marzo scorso, con l’approvazione della delibera 159 che altro non è che un provvedimento di indirizzo che indica i criteri di valutazione e i relativi compensi. Successivamente, nella riunione di giunta del Venerdì Santo, la maggioranza di centrodestra divisa tra positivi e contrari, ha deciso di stralciare la parte del provvedimento relativa all’aumento dello stipendio dei direttori. Ai dirigenti regionali saranno corrisposte nuove indennità di posizione da un minimo di 38mila euro a un massimo di 45mila euro.L’assessore al Bilancio Guido Liris, a tal proposito ha affermato: “Abbiamo rivoluzionato la proposta che ci è stata formulata dalla Conferenza dei direttori perché sia pure legittima dal punto di vista formale e sostanziale, in questo momento di drammatica emergenza mondiale, abbiamo sentito il dovere di dare dimostrazione di buonsenso e sensibilità verso le famiglie che sono in difficoltà e soffrono, e verso coloro che stanno operando in prima linea contro l’emergenza”. Di opinione opposta è il vicepresidente del Consiglio Regionale del M5S, Domenico Pettinari che a tal proposito afferma: “In un momento così difficile per tutti gli abruzzesi la volontà di aumentare gli stipendi ai dirigenti e ai direttori è uno schiaffo in faccia a tutte quelle persone che a causa dell’emergenza da Coronavirus stanno subendo seri danni alle proprie economie familiari”.