BRASILE ED EUROPA. PROVE TECNICHE DI ACCORDI COMMERCIALI

BRASILE ED EUROPA. PROVE TECNICHE DI ACCORDI COMMERCIALI

Il Brasile sembra intenzionato a raggiungere un accordo in solitaria con Bruxelles, mettendo così un punto finale alla lentezza del Mercosul nelle trattative per gli accordi di libero scambio con l’Unione Europea: I tentativi di negoziazioni con gli altri membri del mercato comune del Sud America – Paraguay, Argentina, Venezuela e Uruguay – erano iniziati nel 2000 e sono stati ripresi nel 2010, ma purtroppo è stato fatto davvero poco… Il Brasile non vuole perdere rilevanza nelle preferenze commerciali dell’Unione Europea, a causa della lentezza dei suoi partner sudamericani. Infatti, secondo le statistiche europee, il solo commercio con il Brasile corrisponde al 37% del commercio totale dell’Unione Europea con l’intera America Latina. Un possibile accordo tra Brasile e Unione europea dovrebbe valere circa 80 miliardi di dollari, ovvero 60 miliardi di euro; il primo partner commerciale del Brasile è l’Unione europea con oltre un quinto del suo mercato nel 2010, con una crescita media dell’8,4% annuo rispetto ai cinque anni precedenti. L’Unione Europea esporta manufatti, macchinari e prodotti chimici, oltre ad essere il maggiore investitore estero in Brasile, con circa il 50% degli investimenti diretti verso il Brasile negli ultimi anni. Il Brasile è il maggiore esportatore dei prodotti primari dell’agricultura verso l’Unione Europea. Il Brasile è comunque “vicino” agli altri Paese del Mercosul, ma forse una politica diversaè alle porte: il Brasile ha bisogno di nuove vie per ridare vigore alla sua crescita. Inoltre l’Argentina è accusata di manovre protezionistiche ed è nota la sua insofferenza alle regole internazionali. C’è il rischio infatti che non vengano prese in cosiderazione tutte le regole di un possibile accordo UE-Mercosul. L’economia Brasiliana è attualmente la maggiore dell’America Latina, e quindi è in grado di giocare un ruolo internazionale anche senza i suoi vicini.