CONTRERA, L’INVESTIGATORE INVENTATO DA CHRISTIAN FRASCELLA

Contrera è un fallito. Sbaglia tutte le decisioni, sempre. Sbaglia da quand’è giovane a quando lo leggiamo. Non che sia vecchio, è sulla quarantina, ma la seriedi fallimenti è, come dire, da curriculum del fallito: un matrimonio andato male, una figlia quindicenne che lo detesta, la polizia lo ha cacciato per essersi imboscato 5 chili di bamba, il capo ‘ndranghetista gli ha fatto bruciare l’auto, eccetera.Fa l’investigatore privato, non può permettersi un ufficio, riceve in una lavanderia a gettoni gestita da un magrebino. Ogni tanto ha dei clienti.Le note positive sono: l’amore della sorella (direttamente proporzionale all’odio del marito, il cognato), e dei nipoti, che, incredibilmente, se ne stupisce pure lui, lo adorano.Non sullo sfondo – riscrivo: NON sullo sfondo, il quartiere di Torino ancora indenne dalla gentrificazione, il quartiere di merda, Barriera di Milano, quello però, m’illuminò una definizione diIlda Curti, ai tempi assessore a Torino, «dove succedono le cose». E sì, non ho ancora trovato come dire meglio: a Contrera piacerebbe, anzi: Contrera lo incarna, il quartiere, a lui succedono le cose.Frascella è uno scrittore molto bravo, già dai tempi dell’esordio di Mia sorella è una foca monaca al piccolo capolavoro di Il panico quotidiano. Negli ultimi anni si è messo a fare gialli e ha inventato questo Contrera che gli riesce così bene che adesso vorrei una webcam su Barriera anzi su di lui: come faccio a stare senza? Appena finito il libro mi manca già, mi manca terribilmente, dov’è, cosa sta facendo, datemi Contrera, è andato da Erica, sta litigando con Ermanno, in quale casino s’è messo, voglio sapere…Io spero cheChristian Frascellastia progettando anche il quarto, il quinto, il sesto, l’ottavo, il millesimo. [Qui scrissi del primo Contrera, l’anno scorsohttps://bit.ly/2W9GbZ7]