I DIRITTI UMANI VANNO GARANTITI A TUTTI ANCHE AI CONDANNATI

Arriveremo a un punto in cui nel portafoglio uno terrà l’appunto DOVESSI MORIRE DI MORTE VIOLENTA VOGLIO CHE AL MIO ASSASSINO SIANO GARANTITI I DIRITTI UMANI, UN GIUSTO E VELOCE PROCESSO, E CHE SCONTI LA PENA NEL RISPETTO DELLA DIGNITÅ DELLA PERSONA, CON L’ASSOLUTO E NON NEGOZIABILE OBIETTIVO DEL SUO REINSERIMENTO IN SOCIETÅ. Questo io vorrei (anche se, ovviamente, preferirei non morire). Non è bontà: è civiltà, è interesse collettivo. E chi non ci arriva fa un danno a tutti. [P.S. SPOILER: è la nostra Costituzione*, cioè la fonte primaria del diritto, che dice così, insomma è quello che i tuoi nonni o bisnonni hanno voluto.* Art. 27 La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte.]