SCRITTORI EMERGENTI, A CAPE MAY, UN’INTERVISTA CON CHIP CHEEK

SCRITTORI EMERGENTI, A CAPE MAY, UN’INTERVISTA CON CHIP CHEEK

Nell’autunno del 1957, due sposini, Henry e Effie, lasciano la Georgia per trascorrere la luna di miele a Cape May, New Jersey, in quel periodo dell’anno desolata e quasi spettrale città di mare. Delusi, vorrebbero tagliare subito la corda, e invece si imbattono nella bislacca e affascinante corte della bellasocialiteClara, e di Max, suo amante e sedicente/seducente scrittore… Questo l’abbrivio in due parole del romanzo di Chip Cheek,Luna di miele a Cape May(Einaudi). Cheek è di Macon, Georgia, pure lui, è al debutto e con successo (viste le traduzioni internazionali e le recensioni in patria), ma ora vive e fa il papà a Redondo Beach in California. Questo il suowebsite. Chiacchierare con lui è stato un momento molto piacevole e illuminante in questolockdown. Come il suo libro, Cheek è sveglio, simpatico, e ricco di una profondità che gli arriva diritto e da lontano dalle lettereUSA. Ingenui provinciali in contatto con navigati newyorchesi: dopo l’incontro, per loro, niente sarà come prima. Ti sei mai sentito come la tua coppia di fronte al “mondo reale”? Oh, assolutamente sì! Non ho dovuto scavare molto per incanalare l’ingenuità di Henry ed Effie, lanaïvetéche li lascia a occhi spalancati. Ho avuto un’educazione felice ma in rigidi confini – sono cresciuto in una comunità borghese moderatamente conservatrice vicino a Houston, in Texas – e dopo il college, quando mi sono trasferito a New York, ho scoperto rapidamente quanto poco sapevo del mondo. Sto ancora scoprendo quanto poco ne so. Man mano che passano gli anni, non divento più saggio ma imparo quanto sia estesa la mia ignoranza. Perché quella data, il 1957? Forse perché si porta dietro qualcosa di povero e di “puro”? Non è più dopoguerra e non è ancora pieno boom industriale… Non ho deciso in che anno ambientare la storia fino a quando non ho chiuso la prima bozza del romanzo. È stata una delle grandi domande in fase di revisione: ci ho lottato diversi mesi e ho provato a collocare la mia storia in altri periodi, presente incluso. Alla fine, ho scelto gli anni Cinquanta: prima, non sarebbe stata plausibile; tardi, avrebbe perso la sua carica. Quindi è la storia che ha determinato la data. Non riesco a ricordare perché ho optato per il 1957, ma ricordo di essere stato felice di apprendere che il lancio dello Sputnik era avvenuto proprio mentre Henry ed Effie stavano incontrando Clara e i suoi amici: è stato divertente lasciarlo sullo sfondo, e che i personaggi fossero così assorbiti l’uno dall’altro da non accorgersene nemmeno. È una mia impressione o hai una particolare complicità con i tuoi personaggi femminili? Non credo di avere mostrato qui una particolare empatia per le donne, come donne in sé… Posso ammettere che sono leggermente più a mio agio con loro che con gli uomini, e che la maggior parte dei miei autori preferiti, quale che ne sia il motivo, sono donne – sono sicuro che questo abbia avuto un qualche effetto sulle storie che scelgo. Ma inCape May, se sembro vicino alle donne, è perché solo due dei personaggi principali sono uomini, e uno di loro, lo scrittore Max, è il più piatto, il meno sfaccettato, quello che cambia di meno. E poi, il miocharacterpreferito è Effie, che assomiglia alle donne del sud, dure e senza fronzoli, con cui sono cresciuto: quindi c’è un posto speciale nel mio cuore per lei. I personaggi mutano nella storia, esposti alla sensualità e all’amore, alla nascita del desiderio… Qual è un buonclaimper il tuo libro? Consentimi di rispondere con la definizione che preferisco, opera del mio editore americano: “Questo romanzo è Marilynne Robinson che ha preso una sbronza digin toniccon le parti sporche di un romanzo di Henry Miller, e ci sono alcuni personaggi decadenti di Fitzgerald che scassano la storia e lasciano dietro di sé un epico disastro”. Non oserei mai confrontarmi con nessuno di questi scrittori – specialmente con Marilynne Robinson, che è tra miei preferiti – ma questo è il romanzo che vorrei poter scrivere. Ti interessa? L’intervista completa può essere lettaqui.