CAMPIONATO CON GARBO. JUVENTUS E’ FATTA, ROMA QUASI, TESTA A TESTA LAZIO-INTER PER LA CHAMPIONS

CAMPIONATO CON GARBO. JUVENTUS E’ FATTA, ROMA QUASI, TESTA A TESTA LAZIO-INTER PER LA CHAMPIONS

L’unica cosa certa è il settimo scudetto consecutivo della Juventus. Tutto il resto è ancora in bilico. Per questo ricorderemo a lungo l’incredibile campionato che stiamo vivendo e che a due giornate dal termine deve ancora esprimere verdetti importanti. Alla squadra di Allegri manca solo l’ufficialità di un’impresa che rimarrà per sempre nella storia del calcio. L’ultimo scudetto è stato il più difficile per merito di un Napoli a tratti entusiasmante per il gioco espresso, ma che è crollato sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Alla squadra di Sarri va l’applauso sincero di tutti gli appassionati, tifosi e non, per aver nobilitato il calcio nel modo migliore. Aver tenuto aperto il discorso scudetto sino alla fine lo ha reso ancora più bello per chi lo ha vinto. Entrambe hanno finito col serbatoio in riserva e con la lingua fuori, ma ha trionfato ancora una volta la Juve perchè ha una grande società, una grande squadra e una grande mentalità. Tutte doti che non costruiscono dall’oggi al domani, ma sono frutto di un lungo lavoro delle varie componenti. Al netto delle polemiche per gli errori arbitrali – decisiva la giornata-no di Orsato in Inter-Juve, che di fatto ha assegnato lo scudetto – ai bianconeri va riconosciuta una superiorità che va al di là di tutto. Ora la squadra è da rifondare, bisognerà riaprire un nuovo ciclo. Con o senza Allegri ? Dipenderà dalla volontà del tecnico livornese di rimanere in un ambiente che non lo ha mai amato come Lippi o Conte e dalla sua voglia di rimettersi in discussione. Tenuto conto anche dei rapporti difficili con alcuni giocatori con cui ha avuto scontri memorabili. Certo il suo bottino in quattro anni di lavoro è straordinario: quattro scudetti consecutivi, tre coppe Italia consecutive (e mercoledì potrebbero diventare 4 nella finale di Roma contro il Milan), due finali di Champions League. I tifosi rimproverano ad Allegri di non essere mai riuscito a far giocare bene la squadra, ma gli va riconosciuta una straordinaria capacità di gestione degli uomini, dote fondamentale di ogni grande tecnico. Anche a Napoli sembra arrivata la fine di un ciclo. Sarri ha capito di aver mancato la grande occasione di interrompere il dominio bianconero, ci è andato vicinissimo, ma ha dovuto arrendersi a un organico nettamente superiore. Molti giocatori se ne vogliono andare, il tecnico toscano sa che sarà forse impossibile ricostruire una squadra competitiva ed è tentato da nuove avventure professionali all’estero. E il presidente De Laurentiis non ha nessuna intenzione di trattenerlo. Si andrà dunque verso una separazione consensuale piena di rimpianti e forse condita con qualche polemica inutile. Archiviata la lotta per lo scudetto, rimane apertissima quella per i due posti che portano in Champions League. Vincendo a Cagliari una partita soffertissima, grazie a un colpo di biliardo di Under, la Roma ha praticamente blindato la sua qualificazione. Le manca un punto per certezza aritmetica e riesce difficile pensare che non possa arrivare domenica sera nella sfida dell’Olimpico contro la Juventus. Insomma le due ex grandi nemiche del calcio italiano finiranno probabilmente per festeggiare insieme i rispettivi traguardi raggiunti. E’ anche questo il bello del calcio. L’ultimo posto utile è conteso tra Lazio e Inter. I biancocelesti sono stati bloccati sul pareggio dall’Atalanta, la squadra più in forma del campionato, e debbono ringraziare il portiere Strakosha se non è andata pure peggio. Ma non era facile regalare alla squadra di Gasperini giocatori come Immobile, Luis Alberto, Parolo e Radu, titolari per tutta la stagione e fermati da infortuni vari. Maramaldeggiando a Udine, l’Inter si è avvicinata a due punti dalla formazione di Inzaghi, che ora sente il fiato sul collo degli Spalletti Boys. Considerato che il computer della Lega Calcio in versione Alfred Hitchcock ha sorteggiato un Lazio-Inter all’ultima giornata, ecco le combinazioni possibili. Se l’Inter batte a San Siro il Sassuolo già salvo (se qualcuno ha dubbi al riguardo, parli ora o taccia per sempre…) e la Lazio fa altrettanto a Crotone (che invece lotta per rimanere in serie A), la squadra di Inzaghi avrà a disposizione due risultati su tre. Se invece la Lazio pareggia, le basterà ugualmente non perdere il confronto diretto per andare in Champions grazie a una migliore differenza reti. A meno che l’Inter non batta il Sassuolo con sei gol di scarto. Se invece la Lazio perde a Crotone, è condannata a battere i nerazzurri. Ingarbugliata anche la lotta per l’Europa League. Il Milan ha un punto più dell’Atalanta, ma le fa visita proprio domenica prossima. Quindi chiuderà in casa con la Fiorentina, a sua volta in corsa per l’Europa, che potrà essere raggiunta soltanto da due square su tre. In coda, retrocesse Benevento e Verona, la situazione è ancora più complicata: cinque squadre racchiuse in due punti lottano per evitare l’ultimo posto che porta in serie B. A quota 34 Chievo, Udinese e Crotone, che ha il calendario più difficile. Appaiate a 33 punti Spal e Cagliari, che ha due partite durissime contro Fiorentina e Atalanta, in lotta per l’Europa. Si deciderà tutto all’ultima giornata. E’ proprio il caso di dire: si salvi chi può !