CAMPIONATO CON GARBO. LA JUVE VOLA A +4, IL NAPOLI E’ QUASI RASSEGNATO

CAMPIONATO CON GARBO. LA JUVE VOLA A +4, IL NAPOLI E’ QUASI RASSEGNATO

Da un ribaltone all’altro. Questa volta a inciampare è il Napoli e ad approfittarne la Juventus, che vola a più 4. La volata scudetto si complica maledettamente per la squadra di Sarri, fermata a Reggio Emilia dal Sassuolo e dalla tradizione sfavorevole. La sensazione è che gli azzurri abbiano davvero il serbatoio in riserva, come si era già intuito una settimana fa con la faticosa vittoria sul Genoa. Esattamente quello che era successo prima della sosta alla Juve a Ferrara. Il trio delle meraviglie Insigne-Mertens-Callejon appare esausto, ma Sarri non ha ricambi alla loro altezza e il rischio che subentri la rassegnazione è altissimo. Il tecnico toscano, che in passato si era lamentato che la Juve giocasse prima del Napoli creando pressione, ora non sa più cosa dire, dal momento che la sua squadra non è riuscita a battere il Sassuolo. Anzi no, Sarri trova il modo di innescare un’altra polemica, sostenendo che se fosse stato l’arbitro non avrebbe consentito agli emiliani un atteggiamento così aggressivo. Purtroppo ancora una volta il tecnico non è all’altezza del comunicatore e perde un’ottima occasione per stare zitto: il Sassuolo lotta col coltello tra i denti semplicemente perchè deve pensare a salvarsi. Ora il Napoli è praticamente condannato a vincere lo scontro diretto del 22 aprile a Torino contro una Juventus che raramente fallisce questi appuntamenti. I bianconeri hanno battuto il Milan senza entusiasmare, ma confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, che a fare la differenza è la mentalità. Dopo il vantaggio fulmineo di Dybala e il pareggio di Bonucci, grande ex fischiato e insultato da una tifoseria ingrata, è stato più Milan che Juve. Ma quando Allegri ha ribaltato la partita inserendo prima Douglas Costa e poi Cuadrado, si è capito che la musica sarebbe cambiata. Il tecnico dei bianconeri è il numero uno nella gestione degli uomini e nella lettura dei momenti della partita. Per questo si avvia a vincere il suo quarto scudetto consecutivo, il settimo della società presieduta da Andrea Agnelli. Dietro la lotta scudetto, è sempre più incerta la lotta per gli altri due posti in Champions League. La Roma rallenta a Bologna, forse pensando già alla supersfida del Camp Nou al Barcellona stellare di Messi e Iniesta. Alla fine i giallorossi evitano la sconfitta grazie a un gran gol del solito Dzeko, entrato per rimettere le cose a posto. Ma alle spalle della Roma preme l’Inter, che fa polpette del Verona con una doppietta di Icardi e, se nel recupero del derby di mercoledì batterà il Milan, scavalcherà la squadra di Di Francesco al terzo posto e spegnerà i sogni di gloria dei rossoneri. La Lazio vince di goleada contro il Benevento dopo aver incassato due reti in superiorità numerica. Inzaghi ha l’attacco più forte della serie A con 73 gol in 30 partite, una media di due gol e mezzo a giornata, nonostante schieri il solo Immobile come attaccante di ruolo, arrivato a 26 centri in campionato. Forse la Lazio deve fare la corsa sulla Roma e potrebbe risultare decisivo il derby in programma il 15 aprile. In zona salvezza vittoria preziosa del Chievo sulla Sampdoria e meritatissimo pareggio della Spal, che a Marassi ottiene contro il Genoa il suo quinto risultato utile consecutivo. Mattone dopo mattone la squadra di Semplici sta costruendo un altro miracolo. Il Cagliari crolla in casa contro il Torino e torna in pericolo. Fra martedì e mercoledì sono in programma sette recuperi che daranno alla classifica un assetto più credibile. Negli stessi giorni Juventus e Roma saranno impegnate nell’andata dei quarti di finale di Champions League contro Real Madrid e Barcellona, due clienti proibitivi. Meritano il nostro “in bocca al lupo”, ne hanno bisogno.