BUON PRIMO MAGGIO. AL PRIMO POSTO: CREARE LAVORO PER TUTTI
Voglio prima di tutto ringraziare gli operatori della sanità e tutti coloro che si sono recati al lavoro, mettendo a rischio e in troppi casi perdendo la propria vita, in questo periodo difficilissimo, per garantire a tutti noi cure, assistenza, rifornimenti, distribuzione di beni e di servizi essenziali.Il lavoro di tutti, quello di chi è dipendente, di chi è autonomo o ha un’ impresa, mai come oggi, almeno nelle storia della nostra repubblica, è stato tanto minacciato da una crisi che è senza precedenti.La prospettiva di perderlo, di dover cessare l’attività non è mai stata così realmente incombente per milioni di persone. Quindi, il baratro dell’impoverimento e persino della miseria.Certo lo stato dovrà garantire un reddito a tutti coloro che ne hanno bisogno, assicurare trasferimenti e liquidità alle imprese.Ma non basteranno queste politiche monetarie che già con troppa fatica e ritardi di sta cercando di attuare.Occorre che sia messo in campo un grande piano per il lavoro basato sul principio che il bisogno essenziale di un una persona non è di avere a vita un sussidio, che nel medio periodo senza produrre ricchezza diventerebbe insostenibile, ma di avere un lavoro pagato dignitosamente, come dice la nostra Costituzione, per poter realizzare la propria personalità, stare in relazione con gli altri e “concorrere al progresso materiale o spirituale della società”, art 4.Le istituzioni pubbliche hanno il compito di realizzare questo grande piano per l’occupazione e per la modernizzazione del Paese insieme alla conversione ecologica dell’economia.I settori nei quali il mercato e i tagli di questi decenni non hanno funzionato sono davvero tanti: sanità e assistenza, scuola e formazione, università e ricerca, infrastrutture materiali e immateriali, trasporti urbani e mobilità in genere, ristrutturazione e vivibilità delle nostre città, assetto e manutenzione del territorio.Lo stato dovrà garantire tutto quello che serve per realizzare questo piano, trovando le risorse dovunque è possibile.Diversamente una crisi sociale insostenibile si abbatterà sul nostro Paese e sulle nostre esistenze. Per questo la festa del lavoro ha davvero oggi un significato eccezionale.Mai come ora c’è bisogno di un grande partito del lavoro che deve essere il partito democratico.
