IL PUGNO DI ACCIAIO DI ARCELOR MITTAL

IL PUGNO DI ACCIAIO DI ARCELOR MITTAL

Ilva: il pugno di acciaio di Arcelor Mittal, la sconfitta del Paese La sconfitta dello#Statoitaliano nei confronti dei proprietari dell’#Ilvaha radici antiche: mancata#innovazionedegli#impianti, carenze drammatiche sulla#manutenzione, livelli di#sicurezzae#salutesul luogo di#lavoroda quarto mondo, situazione disastrosa dell’#inquinamentoe dell’#ambiente. Ma, come in ogni delitto che si rispetti, al movente consolidato si assommano condizioni propizie per condurre a termine il colpo. Alcune di queste condizioni sono esterne all’#Italia, altre tutte nostre. La prima: la frenata dell’economia tedesca, con il settore dell’#autoche non tira più e la recessione tecnica della#Germania. Fattori che impattano sulla domanda di acciaio non solo diretta, ma anche indiretta. Il rischio di una#recessioneglobale si fa sentire e riduce gli investimenti, i consumi, l’acquisto di beni durevoli e semidurevoli. La seconda: i#dazidi#Trumpcontro le esportazioni di acciaio di Cina, India e Turchia hanno scatenato una tsunami di spedizioni di acciaio nell’Unione Europea a prezzi stracciati, che ha mandato fuori mercato impianti già marginali e in difficoltà. Come l’Ilva di#Taranto, appunto. La debolezza del#Governo#Conte2, con la maggioranza parlamentare che si scanna sulla legge di bilancio (e su quasi ogni altra cosa), l’inconsistenza di alcuni ministri, la latitanza della#regione#Pugliasono tutte armi nelle mani di#Arcelor#Mittal, tutte pistole cariche puntate alla tempia della politica per imporre condizioni draconiane non solo sulla manleva#ambientale, ma soprattutto sui#costidella#ristrutturazionedell’impianto in termini di#occupazionee di impatto sociale. Quale momento migliore di questo, con un governo già alle corde di suo, per lanciare il ricatto ai politici, ai lavoratori, al Paese: “Caro bambino di Taranto, preferisci morire di fame o di tumore?”. Se fossimo in un Paese serio, e non in una repubblica delle banane, chi ha trattato l’acquisizione dell’ex Ilva da parte di Arcelor Mittal avrebbe posto condizioni serie, condizioni pesanti, vincoli anche finanziari da far rispettare. Invece Ilva da decenni è stata vista come un problema, solo un problema da risolvere, non un potenziale punto di svolta su cui investire. Così i#Rivaprima, gli italiani con#Marcegagliapoi e ora il colosso indoanglolussemburghese, primo produttore mondiale con un decimo del mercato globale, hanno potuto fare il bello e il cattivo tempo dettando sempre le loro condizioni. Ora è tardi.#Romadovrà sottomettersi al pugno d’acciaio che arriva da Arcelor Mittal.