L’ATTUALE FASE POLITICA. CONSIDERAZIONI

L’ATTUALE FASE POLITICA. CONSIDERAZIONI

1) Qualche settimana fa Salvini ha deciso di aprire la crisi di governo. La sua decisione è stata motivata esplicitamente dalla volontà di avere “pieni poteri” al fine di poter realizzare fino in fondo il programma della Lega. Visti i sondaggi favorevoli, la Lega ha presentato una mozione di sfiducia al governo di cui fa parte ed ha cercato di arrivare a nuove elezioni, considerando l’attuale parlamento ed i suoi rapporti di forza un ostacolo al dispiegarsi del proprio progetto politico reazionario.2) Salvini gode di un significativo consenso in virtù della sua immagine di uomo forte dell’attuale governo, costruito sull’idea che i guai dell’Italia sono dati dall’esterno ed in particolare dai migranti. Una visione nazionalista, razzista, impastata di modalità nazistoidi nella costruzione del capro espiatorio e dell’uomo della provvidenza. La via indicata e praticata da Salvini è quindi una via palesemente anticostituzionale e plebiscitaria, che occorre fermare, ed a cui occorre costruire una alternativa che risponda da sinistra alla crisi sociale e morale di cui Salvini è interprete in senso fascistoide.3) Di fronte a questa scelta politica, Rifondazione Comunista – come la lista La Sinistra – ha sostenuto la necessità (prima di arrivare a qualunque consultazione elettorale) di modificare la legge elettorale in senso proporzionale, in modo da evitare possibili scardinamenti Costituzionali favoriti dalla torsione maggioritaria oggi in essere. Si tratta di una posizione pienamente in linea con la cultura e la politica dei comunisti e della sinistra di alternativa che sempre si sono battuti per la democrazia e che in particolare in Italia sono stati protagonisti della battaglia contro la legge truffa e contro l’introduzione del sistema maggioritario.4) In questo quadro PD e M5S hanno aperto un dialogo al fine di dar vita ad un nuovo governo. Si tratta di una scelta totalmente legittima sul piano Costituzionale e democratico. Il governo tra M5S e Lega è il frutto di una convergenza parlamentare tra la Lega Nord che si era presentata alle elezioni con Berlusconi e il M5S. Non si capisce perché l’accordo tra M5S e la Lega fosse legittimo mentre sarebbe illegittimo l’accordo tra M5S e PD. Non si capisce perché la caduta di un governo nato sulla base di una convergenza parlamentare e non di uno schieramento presentatosi alle elezioni dovrebbe dar luogo al ricorso alle urne. La via maestra sul piano costituzionale per affrontare la crisi di un governo nato in parlamento è la verifica se in parlamento esiste un’altra maggioranza. Gli starnazzi della Lega ed in particolare di Fratelli d’Italia contro questa prospettiva hanno quindi fortissime ragioni politiche – vedono svanire una opportunità storica di chiudere un dopoguerra per loro durato anche troppo – ma nessuna ragione democratica e Costituzionale. Nessuna.5) E’ quindi legittimo Costituzionalmente che si faccia un governo parlamentare e chiediamo che questo governo dia vita ad una legge proporzionale pura. Ritengo inoltre necessario costruire una campagna nel paese chiedendo che il futuro governo affronti i problemi principali del paese: lo smantellamento delle riforme negative poste in essere negli anni passati (Fornero, JOBS ACT, Buona scuola, etc), lo smantellamento delle leggi liberticide in materia di immigrazione e di repressione delle mobilitazioni popolari, il ripristino di una tassazione fortemente progressiva che prenda i soldi dai ricchi per finanziare il welfare e un piano per il lavoro che dia vita ad una riconversione ambientale dell’economia e delle produzioni.6) Nel caso – assai prevedibile – in cui il nascituro governo non assuma questi contenuti programmatici, il nostro compito sarà quindi quello di costruire una opposizione di massa a questo governo che non ne metta in discussione la legittimità democratica ma sia finalizzata a costruire una alternativa di sinistra alle destre fascistoidi e al centro liberale.7) Noi riteniamo infatti assolutamente necessario sconfiggere la destra fascistoide di Salvini e pensiamo che questo risultato non sia raggiungibile attraverso una alleanza organica o un fronte con il centro liberale. Sono infatti le politiche economiche e sociali messe in atto dal centro liberale che hanno aperto la strada alla disperazione e all’impotenza di massa in cui sguazza e trova consensi la destra fascistoide. Fermare il disegno di Salvini e costruire l’alternativa alle politiche liberiste sono quindi le due facce della stessa medaglia e costituiscono il cuore della linea politica seguita anche in questi giorni. Nessuna equiparazione tra fascisti e liberali e nessuna perdita dell’autonomia politica dei comunisti e della sinistra.8) Al fine di costruire l’alternativa necessaria, è decisivo dar vita ad un movimento di massa in cui si superi il generale sentimento di impotenza, che caratterizza la situazione attuale favorendo la guerra tra i poveri e l’affidamento plebiscitario all’uomo della provvidenza.Il corretto posizionamento politico non esaurisce quindi i nostri compiti ma costituisce il presupposto necessario per un deciso salto di qualità nella costruzione di un lavoro culturale e sociale che punti al protagonismo popolare.Da un lato la costruzione di una narrazione popolare che individui la soluzione dei nostri problemi nell’azione di un sano conflitto del basso contro l’alto, consapevole che i soldi ci sono ma vanno redistribuiti, che il lavoro è scarso e deve essere redistribuito, che la natura è limitata e deve essere salvaguardata.Dall’altra la costruzione di un lavoro finalizzato all’attivazione di movimenti sulle principali emergenze sociali ed alla loro unificazione in questa prospettiva di trasformazione egualitaria, libertaria, ambientalista, femminista, pacifista.Questo mi pare il progetto politico attorno a cui aggregare la sinistra oggi in Italia.